Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 02 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 21 giugno 1997
FAI DA TE
pessimo slogan rispetto al nostro riferimento.

Ho visto anche dei volantini con questo slogan: totalmente incomprensibili.

Io, in questa fase, credo che l'unica cosa che dovremmo fare e' cercare di garantire che i moduli siano dove devono essere e siano raggiungibili dai potenziali firmatari.

Faccio un esempio. Abbiamo telefonato a tutti i Comuni della provincia di Firenze (da lunedi' partiamo con il resto della Toscana), piu' Tribunale e Preture, per

- verificare che i moduli fossero arrivati

- farsi dire il luogo (stanza, piano, scala, etc..) e l'orario dove si effettua la raccolta

- ricordare di distribuire i moduli anche nelle sedi circoscrizionali (dove ci sono)

- ricordare di affiggere cartelli indicativi

- preannunciare un nostro passaggio per rilascaire un po' di volantini esplicativi (firmati "comitato promotore") da tenere in segreteria e nella sala d'attesa dove i cittadini fanno anticamera prima di andare a firmare.

Credo che questo sia un adempimento necessario, come aver spedito i moduli.

In sede abbiamo volantini per chi ce li viene a chiedere, e dovunque ci spostiamo lasciamo il nostro segno. Fa parte dell'ordine naturale delle cose.

Non sono d'accordo con Roberto R. riguardo ai contatti politici. Per diversi motivi:

- molti di quei contatti con entita' organizzate di cittadini (che potenzialmente potrebbero avere un interesse oltre che civico alla sottoscrizione), nel periodo degli ultimatum, a livello locale non sono stati presi. A Firenze, Arezzo, Pisa, Livorno, Massa, Prato e Pistoia ci eravamo limitati alle tre grandi Conf., e non con tutte abiamo poi avuto l'abbocco.

- siamo un movimento politico, ed esistiamo solo in pensiero e azione. Altrimenti, per quale motivo avremmo, per esempio, la radio di partito? Per una missione d'informazione? Non credo proprio. Ma credo che l'abbiamo per perseguire un obiettivo politico. E lo stesso discorso vale per il nostro essere, le nostre sedi, i nostri telefoni, le nostre fotocopiatrici come i nostri registratori, e ogni attimo che decidiamo di dedicare alla politica: sono tali solo per il perseguimento dell'obiettivo che, in maniera articolata e delegata, ci siamo dati e abbiamo accettato iscrivendoci a questo movimento.

- non si tratta di raccogliere le firme noi, ma di far conoscere il perche' e il percome dell'iniziativa, perche' siano altri a raccoglierle e, eventualmente (dopo una verifica non locale), farci convincere (per convenienza e possibilita' di risultato prima e dopo della raccolta firme) a mettere a loro disposizione anche la nostra capacita' "tecnica".

Mi lasciano perplessi i tavolini sotto le segreterie comunali. Ma capisco che e' un mezzo di comunicazione altrettanto valido, per cui, senza sottrarre energie a quanto dicevo sopra, la loro dislocazione non credo ci danneggi.

E' su questo -e con l'azione su questo- credo che dobbiamo maggiormente riflettere.

Tra l'amore e la morte, nel mezzo, c'e' solo mediocrita', che e' il contrario della liberta'.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail