Scritto da P.Gull:

PG> Se la tesi politica e' "la borghesia di questo paese e' stata

PG> oppressa dalla partitocrazia per 50 anni", anziche' "la borghesia

PG> di questo paese ha espresso la partitocrazia per 50 anni" i

PG> risultati non possono che essere questi. Se in Valle d'Aosta

PG> qualcuno andasse a dire che gli agricoltori sono stati oppressi

PG> per 50 anni dal blocco partitocratico UV-ADP-PCI prenderebbe non

PG> lo 0,1, ma lo zero per cento, anzi il meno quaranta: dovrebbe

PG> fare un mutuo elettorale per pagare i debiti.

PG> Siamo realistici.

Concordo pienamente con P.Gull (sento gia' un coro di "ma vah?!"). Aggiungo e rincaro: la partitocrazia di questi ultimi 50 anni e' stato il contenitore e il garante del piu' spettacolare aumento di benessere e di liberta' (spesso malissimo usata, certo) che il popolo italiano ha conosciuto (oggi, e' vero, se ne paga anche un po' il conto). Questo dato e' inciso profondissimamente nell'ES collettivo. Nel suo ES questo popolo e' in maggioranza un bambino immaturo orfano della DC, altro che lib-lib-lib.

Le maggioranze bulgare dei referendum del '93 esprimevano non una seria volonta' di liberarsi della partitocrazia ma un'effimera mozione di disprezzo per i poteri pubblici, disprezzo che e' della connivenza clientelare non il contrario, come ingenuamente e razionalisticamente si potrebbe pensare, ma il connaturato fratello siamese. I referendum sono stati un semel in anno licet insanire, a cui, nelle elezioni, sono seguite batoste su batoste per tutte le liste che non rappresentassero con chiarezza interessi particolari.

Agli orfani puri della DC fanno da contrappeso ma piu' spesso da sostegno coloro che nello sbandamento momentaneo del regime hanno visto la possibilita' di un'estensione del proprio anarchismo familistico ed antisociale (questo e' il liberismo nell'ES del 98% degli italiani sedicenti liberisti - non del MCPR, naturalmente) e coloro che, avendo rappresentato davvero un'altra Italia, un'alterita' morale ed esistenziale allo stato di cose correnti (settori notevoli del popolo della sinistra ed anche della vecchia estrema destra), vedono nell'alternativa thatcheriana, a torto o a ragione, un rimedio peggiore del male che pure hanno a suo tempo combattuto.

FLG

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