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dom 08 giu. 2025
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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 2 luglio 1997
Congresso Mcpr

vi riposto un intervento del dibattito che e' in corso nelal conferenza Arpa dei radicali toscani.

850, 2-Lug-97, 10:27, I-----, 1858, V.Donvito, IT, Firenze

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Congresso

finalmente una durata umana: 1 giorno!

Cosa dobbiamo dirci al congresso?

Celebrare un funerale?

No, grazie!

Dobbiamo prendere atto di una realta', che non e' quella -pur malandata- che abbiamo in Toscana: il movimento non esiste.

Le individualita' che lo compongono non sono coordinate e non riescono ad esprimersi in forma movimento/partito/gruppo.

Pannella ha un suo gruppo di lavoro -eufemisticamente chiamato segreteria o direzione a seconda dei casi e delle contingenze- e con quello si da' da fare; ha lanciato piu' volte messaggi, richieste e segnalazioni al movimento ... che non ha risposto. Il resto e' terra bruciata ... a meno che non vogliamo urlare ai "90 tavoli dell'ultimo week end di campagna per il voto del 15 giugno" come ad un miracolo di mobilitazione ..............

Ci sono persone -non a caso ex militanti in dissenso .. .e lo dico senza acredine- che gridano allo scandalo (non qui, in conf Arpa, ma in conf movimento), che mi sembra siano i fantasmi di se' stessi, perche' al loro non essere d'accordo con una strategia, hanno contrapposto l'assenza, il disimpegno, buttandosi a corpo morto nel vizio cronico della sinistra italiana: i problemi si pongono, non si affrontano per risolverli: il metodo dell'intellettuale di sinistra, dei suoi salotti, dei suoi panfili chiamati "Lottacontinua", e delle sue contesse una volta extraparlamentari.

Abbiamo perso molte battaglie, ma la guerra e' ancora in corso. Questo e' il momento della strategia, dell'individuazione e della scommessa, a partire da noi stessi: occorre rilanciare, costruendo su cio' che abbiamo fatto, e non credendo di vivere in democrazia, ma prendendo atto che siamo in dittatura.

Semplicemente, con un linguaggio che occorrera' rinnovare: dobbiamo organizzare meglio e diversamente l'esercito partigiano, per passare poi la parola al popolo legislatore.

 
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