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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rino - 14 luglio 1997
REFERENDUM: PANNELLA REPLICA A NAPOLITANO

Roma, 14 luglio 1997

Dichiarazione di Marco Pannella

Il Ministro dell'Interno ha preso l'inaudita e illegittima iniziativa, vera e propria aggressione al diritto ed ai diritti civili, di contrapporre alla "consuetudine" (a forza indiscussa, quindi di legge) la lettera morta mai in passato applicata - appunto, per inapplicabilità - di una norma che non obbligherebbe la custodia dei moduli di raccolta delle firme da parte delle segreterie comunali.

Occorrerebbe, quindi che vi fossero 8.000 comitati promotori o sezioni comunali dei Comitati Promotori per assicurare quel che il Ministro dell'Interno ipocritamente ipotizza e concretamente tenta di imporre.

Il richiamo alla lettera alla lettera morta piuttosto che a prassi, consuetudine e logica democratica, oltre che alle tradizioni dello stesso Ministero dell'Interno, aggrava quanto il ministro Napolitano ha fatto contro il concreto esercizio dei diritti costituzionali degli elettori italiani fissando il voto referendario per il 15 giugno ed a quel fine anticipando al 27 aprile la tenuta delle elezioni amministrative con perfetto stile burocratico, comunista e kafkiano.

Il richiamo all'autonomia dei comuni e' stato preventivamente contraddetto dalla evidente pressione operata dal ministro perché' i segretari comunali restituiscano in massa (per via postale ordinaria, probabilmente !) i moduli di raccolta firme

Noi diffidiamo il Ministro ad immediatamente ed esplicitamente ristabilire il diritto ed il gioco democratico, prima che sia troppo tardi, che si siano cioè prodotti i danni dell'aggressione stalinista-comunista realizzata.

Lo sciopero della fame di 60 cittadini è iniziativa volta ad ottenere che il potere rispetti la sua propria legalità e lo faccia tempestivamente, prima di produrre i suoi effetti e ferite irreparabili al diritto ed alla democrazia.

Altrimenti non cui limiteremo alla azioni nonviolente, ma immediatamente investiremo della questione la giustizia, cioè i magistrati.

Vedremo se c'è un giudice in Italia.

 
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