Iniziato uno sciopero della fame per impedire l'approvazione alla Camera della proroga del 4 per mille. Chiesto un incontro al Presidente del Consiglio, al Presidente della Camera ed a tutti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.Roma, 21 Luglio 1997
In una lettera inviata da Rita Bernardini, David Carretta, Mariano Giustino e Rino Spampanato dei comitati promotori dei referendum al Presidente del Consiglio, al Presidente della Camera ed a tutti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari si legge:
" il Senato della Repubblica, emendando un decreto del Governo, ha compiuto un atto di una slealtà e di una protervia unica: a termini già scaduti, ha fissato la proroga al 31 dicembre della possibile destinazione, da parte dei contribuenti del quattro per mille della propria dichiarazione dei redditi ai partiti politici.
Su questo argomento il popolo si è già ripetutamente espresso: nel '93 il referendum per l'abolizione del finanziamento pubblico ottenne oltre il 90% dei consensi; adesso, la scarsissima quantità di cittadini che hanno deciso di devolvere il 4 per mille è una ulteriore dimostrazione che il popolo italiano non vuole un finanziamento pubblico e statale per i partiti.
Di fronte al tradimento sempre più evidente della volontà popolare, ci troviamo, ancora una volta, costretti a passare ad atti di lotta nonviolenta.
Dalla mezzanotte di domenica 20 luglio abbiamo iniziato, dunque, uno sciopero della fame per ottenere che la Camera dei Deputati, non confermi l'inqualificabile iniziativa del Senato.
Ci rivolgiamo a voi con volontà di fiducia e dialogo, con la speranza che vogliate impedire questa ulteriore pagina di vergogna antidemocratica ed antipopolare delle istituzioni e della politica italiana.
Vi chiediamo, dunque, un urgentissimo incontro."