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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rita - 24 luglio 1997
DICHIARAZIONI A RADIO RADICALE SULLA PROROGA DEI TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEL 4 PER MILLE DESTINATO AI PARTITI (emendamento approvato al Senato il 17 luglio 1997 nell'ambito della conversione del decretolegge sul "differimento del termine per il versamento dei tributi relativi alle dichiarazioni di successione")

GIANFRANCO PASQUINO, politologo

"E' un caso esemplare di scasso con destrezza, spero che non riesca anche perché i responsabili sono facilmente individuabili; questa operazione avrebbe dovuto essere respinta innanzitutto dal Presidente di turno della seduta che doveva respingere quell'emendamento aggiuntivo assolutamente improponibile; mi auguro che quando arriverà alla Camera Violante si comporterà in modo diverso anche perché sostanzialmente i partiti e la partitocrazia hanno avuto un voto di sfiducia dai cittadinicontribuenti che sul quattro per mille hanno detto no, dicendo in pratica che si può finanziare la politica non in modo truffaldino violando gli esiti referendari, la volontà popolare. Il Parlamento in cui l'Ulivo ha la maggioranza è quello che sta più violando i principi fondamentali."

FILIPPO MANCUSO, deputato di Forza Italia

"Si è voluto su questo attuare con un procedimento semi clandestino un accordo fra noi di Forza Italia e l'estrema sinistra e io vorrei sapere cosa rimane di fronte agli italiani del nostro ufficio di opposizione."

ALFONSO PECORARO SCANIO, deputato Verdi

"Ritengo assurdo quanto avvenuto al Senato anche perché il tutto sa di colpo di mano, senza nessun dibattito preventivo e credo che bisogna attivarci alla Camera per bloccare questo sconcio."

ATHOS DE LUCA, senatore Verdi

"E' stata fatta una legge pasticciata dove non si è neppure consentito al contribuente di scegliere il partito a cui eventualmente dare il proprio finanziamento; di conseguenza è mancato il consenso e ora con questa proroga si cerca di rimediare, ma si rende sempre più odioso il metodo di erogazione a cui peraltro, come dimostrato dall'esito referendario, la maggioranza degli italiani è contraria".

LINO DE BENETTI, deputato dei verdi, già tesoriere della federazione dei Verdi:

"Io mi sono astenuto al voto sulla nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti e ho votato contro quell'articolo che dava gratis senza nessuna copertura i soldi ai partiti e quest'ultima iniziativa al Senato mi sembra in linea con l'apparato della stessa".

ANTONIO MACCANICO

"Se vuole sapere cosa penso della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, devo dire che non mi piace."

UMBERTO BOSSI

"Io sono d'accordissimo con il finanziamento ai partiti e, tuttavia, la legge non mi piace perché la gente non può scegliere a chi destinare i propri soldi. Perché anche la Lega l'ha votata? Perché tra il niente e una legge brutta devo scegliere una legge brutta: sono intrappolato agli altri. Io capisco i ragionamenti di Pannella che però partono dal presupposto che nulla cambierà. Che cosa doveva fare la Lega? Resto dell'idea che il costo della politica resta un problema reale, un problema da affrontare. Quella attuale non è la migliore soluzione, ma è una soluzione."

 
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