Ai Ministri della Sanità e dell'Industria, Commercio e Artigianato.
Premesso che:
- l'art. 2 del D.L. 25/11/89 n. 382, convertito con modificazioni nella legge 25/1/90 n. 8, stabilisce che, al fine di prevenire la diffusione delle patologie derivanti dall'uso multiplo di siringhe, lo stanziamento del capitolo dello stato di previsione del Ministero della sanità riguardante le misure di prevenzione dell'Aids è utilizzato, per l'anno 1990, per l'importo di 10 miliardi di lire, per la realizzazione di misure di sostegno alla produzione, commercializzazione e pubblicizzazione delle siringhe monouso autobloccanti, finalizzate alla progressiva sostituzione sul mercato delle siringhe da insulina;
-l'art. 2 suddetto prevedeva l'adozione di un apposito piano per la realizzazione delle finalità suddette "entro due mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge";
- con Decreto 13 aprile 1990 il Ministro della Sanità (di concerto con il Ministro dell'Industria) ha reso noto il piano suddetto;
- il punto 5 di tale piano prevedeva che entro il 31/5/90 le aziende interessate alla produzione di siringhe monouso autobloccanti da insulina avrebbero dovuto presentare regolare domanda di registrazione al Ministero della Sanità;
- il punto 8 del piano prevedeva l'avvio entro il 20/12/90 da parte del Ministero della Sanità di campagne di informazione pubblica sul tema, salvo l'eventualità che nessuna siringa fosse stata registrata;
- non si è avuta alcuna notizia delle suddette registrazioni nè della suddetta campagna d'informazione fino al 29 gennaio 1991, quando il Ministro della Sanità, nel corso della prima riunione del 1991 della Commissione nazionale per la lotta all'Aids, annunciava l'immissione sul mercato di 123 milioni di siringhe monouso autobloccanti da insulina a partire dal 1/7/1991, allo stesso prezzo di quello attualmente in circolazione.
Gli interroganti si rivolgono ai Ministri per sapere:
- la causa dei ritardi che hanno posticipato di un anno l'attuazione di provvedimenti già tragicamente tardivi rispetto all'evoluzione dell'epidemia di Aids;
- la causa del prolungato silenzio del Ministero sulle registrazioni delle aziende produttrici, in un settore così delicato e così esposto a speculazioni, stante la richiesta del genere e l'ampiezza del mercato;
- se è stato fissato un ulteriore termine per la registrazione delle suddette siringhe o se è rimasto in vigore il termine del 31/5/90;
- l'elenco aggiornato delle aziende richiedenti la registrazione;
- le modalità di svolgimento della campagna d'informazione al personale sanitario e al pubblico, stante la difficoltà di far accettare la nuova siringa alle persone tossicodipendenti, legate ad abitudini ben radicate.
Si sollecita risposta urgente.