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Giarrizzo Corrada - 22 febbraio 1991
Proposte di legge Regionali - Regione Lombardia

per informarvi che in data 6 Febbraio 1991 a firma Marco Taradash sono state presentate 3 proposte di legge regionale a cui si è aggiunta la firma di Giorgio Inzani, attuale consigliere, su:

1) Interventi mirati a ridurre i rischi di contagio da HIV e AIDS negli Istituti di pena della Regione Lombardia, mediante distribuzione gratuita di profilattici.

2) Interventi mirati a ridurre i rischi di contagio da HIV e AIDS negli Istituti di pena della Regione Lombardia mediante distribuzione gratuita di siringhe sterili monouso ad ago retrattile.

3) Integratori proteici per le persone affette da AIDS o sindromi correlate.

1· proposta di legge regionale (relazione)

Alla fine del 1989 su 30.635 detenuti presenti nelle carceri italiane il 25% circa risultavano tossicodipendenti, con punte del 50-60% negli istituti di pena maggiori. Di questi 3.041 sono infetti da HIV e/o AIDS. in una relazione presentata in un Convegno tenutosi a Fiuggi nel mese di Novembre 1990 l'AMAPI (Associazione Medici Amministrazione Penitenziaria Italiana) ribadiva un dato di fatto sotto gli occhi di tutti e cioè che le carceri costituiscono oggi una pericolosa situazione di passaggio in cui un considerevole numero di detenuti sieropositivi o malati di AIDS ha sicuramente contatti sessuali occasionali che rappresentano un ponte tra un gruppo ad alto rischio (appunto sieropositivi o malati di AIDS) ed individui che successivamente a loro volta saranno fonte di contagio attraverso contatti eterosessuali una volta tornati in libertà. E' infatti riconosciuto - sottolineava l'AMAPI in tale rapporto - come la frequenza di contatti omosessuali in carcere sia alta e ciò in assenza della possibilità di

avere rapporti eterosessuali.

Di fronte a queste prospettive drammatiche, la presente proposta di legge tende a promuovere, attraverso la distribuzione gratuita di profilattici all'interno degli istituti penitenziari siti nella regione, una strategia essenziale per limitare al massimo la diffusione del contagio da AIDS all'interno ed al di fuori delle carceri.

La stessa proposta di legge prevede l'installazione di macchinette automatiche di profilattici al fine di tutelare la riservatezza d'uso da parte dei detenuti che, sola, può portare ad una vasta accettazione del ricorso dei profilattici medesimi.

In argomento, è da sottolineare la raccomandazione n. 14 (89) del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa che fra l'altro mette in evidenza l'importanza di una attività efficace di prevenzione rispetto al problema dell'AIDS, proponendo esplicitamente la distribuzione di profilattici nelle carceri per ridurre la probabilità di trasmissione dell'AIDS nelle situazioni più ad alto rischio.

In questa direzione si sta andando in diversi Stati. In Francia, ad esempio, la circolare AP 8903 G2 del 17 Maggio 1989, documento che detta la politica francese di lotta all'AIDS all'interno degli istituti penitenziari, prevede espressamente che "i profilattici devono essere disponibili presso il servizio medico degli istituti per detenuti che ne facciano domanda".

Anche il "libro bianco" del Governo Australiano dell'Agosto 1989 prevede che all'interno degli istituti penitenziari debbano essere disponibili in modo libero ed anonimo profilattici per tutti i detenuti. Infatti - è detto nel "libro Bianco" - "mentre non c'è alcuna prova che la distribuzione di profilattici incoraggi i rapporti omosessuali, è certo invece che i profilattici riducono il tasso di trasmissione".

La disponibilità di mezzi di prevenzione individuale (profilattici) è prevista anche in vari istituti di pena degli USA (Mississippi, Vermount, Contea di S.Francisco, Città di New York e di Philadelphia) e ciò nonostante la politica, spesso non attenta a questi problemi, esistente negli USA.

2· proposta di legge regionale. Oggetto: siringhe monouso ad ago retrattile.

La presente proposta di legge tende a promuovere interventi mirati a limitare il rischio di contagio di AIDS all'interno degli Istituti di pena mediante la distribuzione gratuita di siringhe monouso ad ago retrattile all'interno degli stessi Istituti.

Alla fine del 1989, oltre il 25% dei reclusi nelle carceri italiane risultava tossicodipendente con punte del 50-60% nei più grandi Istituti di pena. Di questi, un numero non indifferente era sieropositivo o affetto da AIDS.

E' noto che il contatto ematico diretto tra sangue infetto può avvenire con lo scambio di aghi, siringhe o altro materiale iniettivo. Nelle carceri italiane è altrettanto noto come la droga circoli e come sia pertanto alto il rischio di nuove infezioni in soggetti sani proprio per la difficoltà di iniettarsi droga con siringhe sterili.

La legge nazionale n. 162 del 26/6/90 prevede all'art. 3 comma h, la promozione in collaborazione con le Regioni, iniziative volte ad eliminare il fenomeno dello scambio delle siringhe fra tossicodipendenti, favorendo anche l'immissione nel mercato di siringhe monouso ad ago retrattile.

La presente proposta di legge prevede finanziamenti per la distribuzione di siringhe ad ago retrattile da parte delle UU.SS.LL. ed a richiesta dei detenuti e per la installazione di macchinette distributrici automatiche attraverso le quali ottenere siringhe sterili in cambio di siringhe usate.

La proposta prevede anche l'installazione di tali macchinette in luoghi di facile accesso ai detenuti per invogliare gli stessi ad abbandonare l'uso di aghi, siringhe o altri mezzi non sterili per iniettarsi la droga.

3· proposta di legge regionale. Oggetto: integratori proteici.

E' noto come la Regione Lombardia detenga il triste primato, in Italia, di persone affette da Aids o con sindromi correlate.

La presente proposta di legge tende a permettere che queste persone, comprese quelle detenute negli Istituti di prevenzione e di pena della regione, possano prolungare la loro sopravvivenza avendo a disposizione, gratuitamente, una alimentazione adeguata per quantità e qualità attraverso l'assunzione, quando il personale medico dovesse riconoscerne l'opportunità, di idonei integratori proteici.

La proposta di legge assegna al medico curante, su segnalazione ospedaliera o dell'unità operativa sull'Aids, l'individuazione del tipo, della qualità e della quantità di integratori proteici occorrenti al malato.

 
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