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Conferenza Pool antiproibizionista
Giarrizzo Corrada - 26 marzo 1991
Riflessione sul congresso del CORA (amara)
Sono veramente attonita ed insieme sgomenta del modo in cui si e' svolto il

3 Congesso del CORA del 23/24 u.s. Situazioni di una tale gravita' a cui

non mi sarei aspettata di dover assistere, soprattutto considerando che il

CORA e' una associazione che mira ad espandersi per coinvolgere con e nella

politica antiproibizionista il maggior numero possibile di persone. e

sottolineo persone. Sostantivo "vuoto" forse per la Presidenza di quel

Congresso. Se le persone erano "personalita'", tanto di tappeto rosso e

diritto di parola, se erano persone e basta, quasi un senso di

insofferenza, qualunque cosa gli uni e gli altri abbiano detto (molto poco

mi pare, sia gli uni che gli altri se si fa eccezione per alcuni

interventi: Manconi, Carla Rossi, Saraceni e Arnao). Dicevo di situazioni

gravi. Voglio cominciare dal primo momento di apertura del Congresso.

Sciatteria e pressapochismo: la proposta di regolamento non illustrata

(nonostante fosse scritto .... dopo l'illustrazione....), l'insediamento

della presidenza di cui non e' stato chiesto parere e che non ha avuto

ratifica dal Congresso; ordine dei lavori approssimativo e stravolto nel

corso delle due giornate ..... insomma non si e' voluto rendere partecipi

ai meccanismi procedurali principalmente coloro che magari, ne' iscritti,

ne' aderenti, ma semplici osservatori, ma potenziali iscritti e aderenti,

non hanno avuto strumenti di indirizzo, ne' di orientamento nei meandri

regolamentari che neanche la presidenza dimostrava di conoscere visto che

alla fine ha dovuto dichiararsi addirittura dilettante e visto che quasi

mai e' stata in grado di rispondere a richieste specifiche (ricordo che

oltre 100 sono stati i simpatizzanti presenti). Non mi soffermo oltre su

questo aspetto anche perche', se non lo sapesse l'ex presidenza, molti

erano i congressisti che si domandavano tra loro come poteva accadere tutto

cio'. E veniamo all'argomento iniziative politiche. Quali domando? Ho

sentito dei flash su ipotetici piani di azione; non ho sentito

approfondimenti sul come, neanche in termini di proposta; non ho sentito di

nessuna ipotesi di organizzazione, ho solo sentito una richiesta di danaro

per il CORA-OLD e letto "due" righe nella mozione approvata su qualcosa di

fattivo riguardo la risoluzione di Francoforte, e una serie di "rilevato"

stanche ripetizioni. E tutto cio' che non si e' realizzato della mozione

del Consiglio Nazionale scorso es. la conferenza quadrimestrale di

verifica della applicazione della legge? una pietra sopra!!!!! Una cosa

ho apprezzato nella relazione del segretario uscente (poi riconfermato

insieme al tesoriere dopo quella manfrina finale a dir poco puerile e

pietosa) laddove ha affermato di essere un suo limite l'incapacita'

dialogica e la scarsa propensione, se non addirittura l'ostilita' verso le

altrui iniziative. Ho apprezzato dicevo, la profonda conoscenza che ha di

se e la sua sincerita', ma se questa trasparenza tentata resta solo un

vezzo e non si tramuta in rimedio all'approssimazione e all'improvvisazione

verificatasi soprattutto nell'ultimo periodo di attivita' del CORA, per quel

che mi riguarda, la mia militanza con il CORA ha trovato uno stop fisiologico.

 
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