Sono veramente attonita ed insieme sgomenta del modo in cui si e' svolto il3 Congesso del CORA del 23/24 u.s. Situazioni di una tale gravita' a cui
non mi sarei aspettata di dover assistere, soprattutto considerando che il
CORA e' una associazione che mira ad espandersi per coinvolgere con e nella
politica antiproibizionista il maggior numero possibile di persone. e
sottolineo persone. Sostantivo "vuoto" forse per la Presidenza di quel
Congresso. Se le persone erano "personalita'", tanto di tappeto rosso e
diritto di parola, se erano persone e basta, quasi un senso di
insofferenza, qualunque cosa gli uni e gli altri abbiano detto (molto poco
mi pare, sia gli uni che gli altri se si fa eccezione per alcuni
interventi: Manconi, Carla Rossi, Saraceni e Arnao). Dicevo di situazioni
gravi. Voglio cominciare dal primo momento di apertura del Congresso.
Sciatteria e pressapochismo: la proposta di regolamento non illustrata
(nonostante fosse scritto .... dopo l'illustrazione....), l'insediamento
della presidenza di cui non e' stato chiesto parere e che non ha avuto
ratifica dal Congresso; ordine dei lavori approssimativo e stravolto nel
corso delle due giornate ..... insomma non si e' voluto rendere partecipi
ai meccanismi procedurali principalmente coloro che magari, ne' iscritti,
ne' aderenti, ma semplici osservatori, ma potenziali iscritti e aderenti,
non hanno avuto strumenti di indirizzo, ne' di orientamento nei meandri
regolamentari che neanche la presidenza dimostrava di conoscere visto che
alla fine ha dovuto dichiararsi addirittura dilettante e visto che quasi
mai e' stata in grado di rispondere a richieste specifiche (ricordo che
oltre 100 sono stati i simpatizzanti presenti). Non mi soffermo oltre su
questo aspetto anche perche', se non lo sapesse l'ex presidenza, molti
erano i congressisti che si domandavano tra loro come poteva accadere tutto
cio'. E veniamo all'argomento iniziative politiche. Quali domando? Ho
sentito dei flash su ipotetici piani di azione; non ho sentito
approfondimenti sul come, neanche in termini di proposta; non ho sentito di
nessuna ipotesi di organizzazione, ho solo sentito una richiesta di danaro
per il CORA-OLD e letto "due" righe nella mozione approvata su qualcosa di
fattivo riguardo la risoluzione di Francoforte, e una serie di "rilevato"
stanche ripetizioni. E tutto cio' che non si e' realizzato della mozione
del Consiglio Nazionale scorso es. la conferenza quadrimestrale di
verifica della applicazione della legge? una pietra sopra!!!!! Una cosa
ho apprezzato nella relazione del segretario uscente (poi riconfermato
insieme al tesoriere dopo quella manfrina finale a dir poco puerile e
pietosa) laddove ha affermato di essere un suo limite l'incapacita'
dialogica e la scarsa propensione, se non addirittura l'ostilita' verso le
altrui iniziative. Ho apprezzato dicevo, la profonda conoscenza che ha di
se e la sua sincerita', ma se questa trasparenza tentata resta solo un
vezzo e non si tramuta in rimedio all'approssimazione e all'improvvisazione
verificatasi soprattutto nell'ultimo periodo di attivita' del CORA, per quel
che mi riguarda, la mia militanza con il CORA ha trovato uno stop fisiologico.