l'inizio del 1991 ci sembra essere l'occasione più opportuna per riprendere
con efficacia il dialogo tra tutti noi al fine di migliorare il coordinamento
che necessariamente deve esistere tra eletti nelle istituzioni ed iscritti al
Partito Radicale ed al CO.R.A.
Il ritardo con il quale vi scriviamo non è certo dettato da distrazione o
disinteresse nei vostri confronti: esso è semmai il frutto della necessità, da
noi fortemente sentita, di predisporre mezzi adeguati ai compiti che ci
prefiggiamo. Crediamo che questo momento sia arrivato. Ma se le strutture del
gruppo regionale sono oramai quasi complete nel personale e negli strumenti
messi a nostra disposizione (ci manca soltanto una linea interna con la quale
intendiamo collegarci alla rete telematica radicale AGORA') dobbiamo purtroppo
ad oggi registrare la mancata dotazione in Comune di uffici da adibire al
nostro lavoro istituzionale. E' questa una situazione che non può non incidere
sulla qualità del nostro operato ma che stiamo cercando di superare al meglio.
E' probabile che abbiate già letto sui giornali, o avuto modo di ascoltare alla
radio ed in televisione, alcune delle iniziative che abbiamo condotto in questi
primi mesi di attività. Esse non sono che l'inizio di una battaglia che con la
presentazione di liste antiproibizioniste alle scorse elezioni abbiamo deciso
di portare anche all'interno delle istituzioni politiche.
Un succinto riassunto di tali iniziative è forse necessario.
1) Siamo riusciti a far approvare dal Consiglio Comunale di Genova un nostro
ordine del giorno che impegna l'Assessore ai servizi sociali a predisporre
entro Gennaio le prime unità mobili di distribuzione delle siringhe ai
tossicodipendenti ed entro Marzo la messa in funzione di numerosi distributori
automatici di siringhe in tutta la città.
2) In Consiglio Regionale, sempre su nostra iniziativa, è stato approvato un
ordine del giorno che impegna la Giunta a presentare - proprio nel mese di
Gennaio - un programma di interventi sanitari per la lotta alla diffusione
dell'AIDS, il quale preveda pure un progetto-pilota per la distribuzione
controllata di siringhe monouso autobloccanti, favorendo il ritiro dal mercato
di quelle tradizionali nonchè delle siringhe usate.
3) Ma poichè l'Assessore regionale alla Sanità, il democristiano Bellasio, ci
ha fatto capire di essere contrario all'installazione su tutto il territorio
regionale dei distributori automatici di siringhe ("I tecnici sono contrari",
ci ha detto), abbiamo prontamente fatto sottoscrivere da 110 tecnici del
settore una petizione a lui rivolta che chiede invece che tali distributori
siano installati. Tra i firmatari spiccano i nomi di Cesare Campart (Presidente
dell'Ordine dei Farmacisti di Genova), di Giorgio Siri (Presidente
dell'Associazione Titolari Farmacie di Genova), di Alberto Terragna (Presidente
della Commissione Regionale per la lotta all'AIDS), di 6 Presidenti di U.S.L.,
di una quindicina di direttori di Istituti della Facoltà di Medicina
dell'Università di Genova, di numerosi e stimati primari (tra i quali vi è pure
il Prof. Henriquet, che da anni si batte per la somministrazione gratuita di
morfina ai malati terminali).
4) Abbiamo effettuato, di volta in volta con gli altri radicali eletti nelle
istituzioni (il deputato e consigliere comunale di Genova Renè Andreani, il
consigliere provinciale di Genova Angelo Bobbio, il consigliere comunale di La
Spezia Luigi Razori), un attento giro nelle carceri liguri: ci siamo recati a
Marassi, a La Spezia, a Savona e a Chiavari, mentre ci ripromettiamo di andare
a trovare nelle prossime settimane i detenuti di Pontedecimo, Sanremo ed
Imperia.
5) Sempre per ciò che riguarda il mondo carcerario il Consiglio Regionale,
dietro nostra iniziativa, ha poi approvato una mozione rivolta al Parlamento in
cui si chiede che quest'ultimo salvaguardi i principi fondamentali contenuti
nella Legge Gozzini. Stiamo inoltre lavorando di concerto con l'Assessorato al
Patrimonio del Comune di Genova al fine di poter assegnare una struttura
residenziale ai detenuti semi-liberi della Casa Circondariale di Marassi.
6) Per ciò che riguarda le tematiche ambientaliste vanno segnalati due progetti
di legge presentati in Regione in merito al grave problema della crisi idrica
("Realizzazione di un doppio circuito idrico negli edifici e negli impianti di
acquedotto" e "Norme per la tutela delle aree circostanti i punti di captazione
delle acque potabili destinate al consumo umano") nonchè un progetto di legge
regionale avente per oggetto
"Norme per il recupero della carta da macero e l'uso della carta riciclata".
7) E' stata inoltre intrapresa una approfondita indagine sulla triste realtà
dei laboratori "scientifici" dove viene effettuata la pratica della
vivisezione. E' un'iniziativa che conduciamo di concerto con i militanti della
L.A.V. (Lega Anti Vivisezione).
8) Durante l'estate, approfittando del vuoto politico determinato in Regione
dall'assenza di una nuova Giunta, abbiamo preso ad esempio il Palazzo di Via
Fieschi per denunciare le scarsissime condizioni igienico-ambientali e di
sicurezza cui possono essere sottoposti giornalmente, tra l'indifferenza
generale, centinaia e centinaia di lavoratori.
9) Numerose sono state le interpellanze e le interrogazioni da noi presentate
tanto in Comune quanto in Regione. Ricordarle tutte sarebbe difficile: ci basti
qui accennare al fatto che la maggioranza di queste hanno attinenza con la
drammatica esperienza della tossicodipendenza e del carcere.
10) Non è mai mancata infine la nostra presenza in gran parte delle assemblee
pubbliche organizzate sui temi più diversi nella nostra città (dal degrado del
Centro Storico alla paventata cementificazione a Cornigliano della collina di
Valletta Rio San Pietro), nel corso delle quali siamo riusciti a garantire ogni
volta una (speriamo) valida e qualificata presenza antiproibizionista e
radicale.
Quello che abbiamo elencato non è certo il "Decalogo del perfetto
antiproibizionista": possiamo fare di più e meglio. Soprattutto dobbiamo avere
la forza e la capacità di saperci organizzare in un reale ed efficace gruppo di
pressione.
Il mezzo più appropriato per raggiungere i risultati che tutti quanti
auspichiamo è senza dubbio la tua iscrizione al Partito Radicale (almeno £
208.000) e/o al CO.R.A. (COordinamento Radicale Antiproibizionista), che del
Partito è una Associazione (per aderire occorre versare almeno £ 50.000).
Già in questi giorni ci siamo attivati per ricevere i vostri preannunci di
iscrizione: molti di voi avranno già ricevuto una nostra telefonata.
E' importante iniziare a lavorare insieme, in maniera seria e costruttiva.
Ecco perchè sentiamo il dovere di lasciarvi i nostri punti di recapito, in
maniera tale da poter raccogliere e coordinare quell'aiuto che ci è necessario.
PUOI ISCRIVERTI AL PARTITO RADICALE E/O AL CO.R.A. OPPURE RICHIEDERE
MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA NOSTRA ATTIVITA' RECANDOTI PRESSO IL GRUPPO
ANTIPROIBIZIONISTA ALLA REGIONE LIGURIA SITO A GENOVA IN VIA FIESCHI 15
OPPURE TELEFONANDO AI SEGUENTI NUMERI
(010) 5485837 - 5485517 - 5485754
OGNI LUNEDI' MATTINA, DALLE ORE 10.30 ALLE 12.00, SINTONIZZATI SULLE
FREQUENZE DI RADIO REPORTER GENOVA (FM 89.250 Mhz) PER ASCOLTARE IL
PROGRAMMA "STOP AL PROIBIZIONISMO"
OGNI MERCOLEDI' SERA, DALLE ORE 22.15 ALLE ORE 22.45, ACCENDI TELEGENOVA
PER GUARDARE IL PROGRAMMA "INCONTRO CON GLI ANTIPROIBIZIONISTI"
Ci scusiamo per l'eccessiva lunghezza di questa prima lettera (che ci
proponiamo di inviarvi a scadenza mensile od in occasione di incontri e
convegni che abbiamo peraltro già messo in cantiere): come al solito non c'è
stato il tempo di essere concisi!
Un abbraccio ed un saluto a tutti quanti,
VITTORIO PEZZUTO
Consigliere comunale e regionale
Antiproibizionisti sulla droga
Genova, 23 Gennaio 1991