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Conferenza Pool antiproibizionista
Cucco Enzo - 9 settembre 1991
COMUNICATO STAMPA

IL CORECO DI TORINO ANNULLA LA DELIBERA COMUNALE INERENTE

L'ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI TOSSICODIPENDENZE. SIGNIFICATIVO SUCCESSO

DELLA LISTA ANTIPROIBIZIONISTA

Il Comitato regionale di Controllo, sezione di Torino, ha annullato la

delibera comunale sull'organizzazione dei SERT, approvata il 27/5/91

con il solo voto contrario della Lista Antiproibizionista.

I consiglieri antiproibizionisti Enzo Cucco e Angelo Pezzana

presentarono ricorso al CORECO per ottenere l'annullamento sulla base

dei seguenti rilievi:

1. nella delibera veniva attuata un'arbitraria limitazione dele

funzioni del SERT notturno, che invece (ai sensi del decreto

Ministero Sanità 444/90) deve svolgere un'incisiva opera di

prevenzione, anche e soprattutto nei confronti dell'infezione da

Hiv;

2. la delibera esorbitava dalle competenze previste dal Decreto 444

che affida alle Regioni (e non ai Comuni) il compito di indicare i

SERT 24 ore su 24;

3. la delibera definiva l'Ufficio di Coordinamento degli Interventi

per le Tossicodipendenze come "unità operativa autonoma del

Servizio Assistenza Sanitaria di Base dell'USSL 1 con la relativa

pianta organica", tale configurazione non è prevista dalle leggi

regionali regolanti la materia;

Il consigliere regionale Enzo Cucco ha rilasciato la seguente

dichiarazione:

"Con l'annullamento della delibera è stata sventata un'operazione

tando subdola quanto pericolosa: in nome della "lotta alla droga"

l'Assessore Bracco, spalleggiato dall'Ufficio di Coordinamento per le

Tossicodipendenze, intendeva far passare un provvedimento che

esonerava i servizi da qualsiasi intervento anti-AIDS e creava

organismi illegittimi. La Lista Antiproibizionista continuerà a

lottare per una politica di "riduzione del danno" che coinvolga gli

oltre cinquemila tossicodipendenti torinesi abbandonati al mercato

illegale, alla criminalità ed alle infezioni. Per il momento possiamo

solo constatare che l'Assessore Bracco, in tutt'altre faccende

affaccendato, ha avuto la giusta ricompensa per la sua arrogante

chiusura ad una politica di prevenzione credibile".

 
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