COMUNICATO STAMPADETENUTI SIEROPOSITIVI IN SCIOPERO ALLE VALLETTE. DOPO L'ENNESIMA
MORTE DI AIDS DI UN CARCERATO CHE AVEVA OTTENUTO LA SOSPENSIONE PENA
DIECI GIORNI PRIMA DELLA SUA MORTE.
VISITA IN CARCERE DEL CONSIGLIERE REGIONALE ENZO CUCCO
Ennesima morte di un detenuto nelle carceri delle Vallette che non ha
ottenuto la sospensione pena in tempo. Enzo B. è morto una settimana
fa (5^morto dall'inizio dell'anno fra i detenuti della Vsezione),
dieci giorni dopo aver ottenuto la sospensione penba, prevista da
alcune circolari ministeriali (dell'Interno e della Sanità) per i casi
di AIDS conclamato in carcere.
Con una nuova circolare firmata da Amato nella scorsa metà di
settembre si riafferma la necessità di procedere alla sospensione
della pena ai detenuti in AIDS, non solo a quelli in conclamato ma
anche ai detenuti in ARC.
Per protestare contro questo ennesimo caso di morte annunciata, i
detenuti della V sezione sono in sciopero del cibo e, fatto molto più
grave, rifiutano medicine e visite, compresi i ricoveri.
In Piemonte i margini di discrezionalità della Magistratura di
sorveglianza sono tropo ampi, e queste disposizioni sono ampiamente
disattese, tant'è che molti detenuti non ricevono la sospensione pena
o la ricevono pochi giorni prima della morte, al contrario di quanto
accade in Lombardia, Toscana, Liguria, Lazio.
Il consigliere antiproibizionista Cucco, dopo aver finito la sua
visita nelle carceri ha inviato una lettera esposto al Dottor Amato ed
una interpellanza urgente al presidente della Giunta regionale,
affinchè intervengano, per quanto di loro competenza, nei confronti
della magistratura e nei confronti del Governo per porre fine a questo
vero e proprio stillicidio.
Torino, 2 ottobre 1991