DENUNCIA DELLE DETENUTE SULLA SITUAZIONE. TUTTE VENGONO SOTTOPOSTE AL TESTHIV SENZA AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA. VISITA DEL CONSIGLIERE REGIONALE ENZO
CUCCO E INIZIATIVE INTRAPRESE.
Nella giornata di ieri il consigliere regionale Enzo Cucco ha
effettuato una visita presso il carcere femminile di Torino, ancora ubicato
nella vecchia sede de Le Nuove. Ha parlato con Geraldina Colotti (detenuta
politica del gruppo dei brigatisti con legami con Gallinari e Balzarani),
Gioia Parboni e Antonella Siciliani, oltre a tante altre detenute viste
nelle celle. La visita è stata fatta per raccogliere la protesta delle
detenute contro le recenti disposizioni ministeriali che prevedono la
suddivisione delle detenute fra tossicodipendenti e no. In base alla
concreta realtà delle Nuove questa possibilità non ha alcun senso e nemmeno
possibilità concrete di realizzazione.
100 detenute, con un bambino di 6 mesi, il 70% di queste sono
tossicodipendenti, ed il 50% delle tossicodipendenti sono sieropositive,
alcune in fase LAS della malattia: vivono tutte in un solo braccio, in
celle sovraffollatissime (anche otto per cella) con servizi igienici
pazzeschi (turche nelle stesse celle, senza chiusura), tre docce soltanto
per tutte appena realizzate ma già indecenti nella loro realizzazione.
Muffa, umido e screpolature dappertutto, e topi, che non scompaiono sebbene
ci sia stata, dopo molto tempo, poco fa una disinfestazione. Spesso mancano
anche i detersivi e i disinfettanti.
Come possono vivere queste persone in un ambiente tale? Come è concepibile
che persone sieropositive, con alcune infezioni in corso, possano vivere in
tali ambienti, spesso in celle con altre detenute malate, esposte al
pericolo di ulteriori infezioni?
Senza parlare dell'assistenza sanitaria: pessimi rapporti con i
medici, che effettuano visite, anche ginecologiche senza rispettare la
privacy necessaria in un ambiente ristrettissimo ed aperto al passaggio di
molti. Di notte, poi, molte non possono richiedere l'intervento del medico
senza vedersi minacciate di rapporto o comunque trattate male.
I medici non visitano nelle celle, qualsiasi sia lo stato di salute delle
detenute, e sono costrette a vestirsi ed essere accompagnate da agenti
maschi in infermeria per eventuali terapie.
Tutte vengono sottoposte al test HIV senza che venga richiesta
autorizzazione, e questo accade contro le disposizioni di legge.
Per le persone tossicodipendenti è disponibile unicamente il metadone, e
non esiste alcuna altra terapia, anche se prevista dalla nuova legge sulle
tossicodipendenze.
Molte detenute non possono vedere i propri figli, perchè spesso
le assistenti sociali e le comunità che hanno in affidamento temporaneo i
bambini non rispettano la legge che prevede almeno due visite al mese. E
nessuno interviene.
Il consigliere regionale Enzo Cucco ha avviato una serie di
iniziative per tentare di sbloccare la situazione:
- una denuncia all'Ufficio d'Igiene di Torino, chiedendo un suo intervento
sulla situazione igienica assolutamente non accettabile;
- un esposto ad Amato sulla situazione delle Nuove, per chiedere un
intervento urgente per ristrutturare locali sempre lì ale Nuove ed
ampliare gli spazi disponibili;
- una diffida alle USSL 1; 3 e 5 di Torino perchè si mettano d'accordo
sull'invio di personale medico e psicologico all'interno del carcere per
avviare le terapie alle persone tossicodipendenti;
- una interpellanza in Regione per chiedere un intervento urgente su tutte
le questioni esposte.
Torino, 4 ottobre 1991