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Conferenza Pool antiproibizionista
Cucco Enzo - 4 ottobre 1991
IL CARCERE FEMMINILE DI TORINO: UN DRAMMA CHE NON HA FINE.
DENUNCIA DELLE DETENUTE SULLA SITUAZIONE. TUTTE VENGONO SOTTOPOSTE AL TEST

HIV SENZA AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA. VISITA DEL CONSIGLIERE REGIONALE ENZO

CUCCO E INIZIATIVE INTRAPRESE.

Nella giornata di ieri il consigliere regionale Enzo Cucco ha

effettuato una visita presso il carcere femminile di Torino, ancora ubicato

nella vecchia sede de Le Nuove. Ha parlato con Geraldina Colotti (detenuta

politica del gruppo dei brigatisti con legami con Gallinari e Balzarani),

Gioia Parboni e Antonella Siciliani, oltre a tante altre detenute viste

nelle celle. La visita è stata fatta per raccogliere la protesta delle

detenute contro le recenti disposizioni ministeriali che prevedono la

suddivisione delle detenute fra tossicodipendenti e no. In base alla

concreta realtà delle Nuove questa possibilità non ha alcun senso e nemmeno

possibilità concrete di realizzazione.

100 detenute, con un bambino di 6 mesi, il 70% di queste sono

tossicodipendenti, ed il 50% delle tossicodipendenti sono sieropositive,

alcune in fase LAS della malattia: vivono tutte in un solo braccio, in

celle sovraffollatissime (anche otto per cella) con servizi igienici

pazzeschi (turche nelle stesse celle, senza chiusura), tre docce soltanto

per tutte appena realizzate ma già indecenti nella loro realizzazione.

Muffa, umido e screpolature dappertutto, e topi, che non scompaiono sebbene

ci sia stata, dopo molto tempo, poco fa una disinfestazione. Spesso mancano

anche i detersivi e i disinfettanti.

Come possono vivere queste persone in un ambiente tale? Come è concepibile

che persone sieropositive, con alcune infezioni in corso, possano vivere in

tali ambienti, spesso in celle con altre detenute malate, esposte al

pericolo di ulteriori infezioni?

Senza parlare dell'assistenza sanitaria: pessimi rapporti con i

medici, che effettuano visite, anche ginecologiche senza rispettare la

privacy necessaria in un ambiente ristrettissimo ed aperto al passaggio di

molti. Di notte, poi, molte non possono richiedere l'intervento del medico

senza vedersi minacciate di rapporto o comunque trattate male.

I medici non visitano nelle celle, qualsiasi sia lo stato di salute delle

detenute, e sono costrette a vestirsi ed essere accompagnate da agenti

maschi in infermeria per eventuali terapie.

Tutte vengono sottoposte al test HIV senza che venga richiesta

autorizzazione, e questo accade contro le disposizioni di legge.

Per le persone tossicodipendenti è disponibile unicamente il metadone, e

non esiste alcuna altra terapia, anche se prevista dalla nuova legge sulle

tossicodipendenze.

Molte detenute non possono vedere i propri figli, perchè spesso

le assistenti sociali e le comunità che hanno in affidamento temporaneo i

bambini non rispettano la legge che prevede almeno due visite al mese. E

nessuno interviene.

Il consigliere regionale Enzo Cucco ha avviato una serie di

iniziative per tentare di sbloccare la situazione:

- una denuncia all'Ufficio d'Igiene di Torino, chiedendo un suo intervento

sulla situazione igienica assolutamente non accettabile;

- un esposto ad Amato sulla situazione delle Nuove, per chiedere un

intervento urgente per ristrutturare locali sempre lì ale Nuove ed

ampliare gli spazi disponibili;

- una diffida alle USSL 1; 3 e 5 di Torino perchè si mettano d'accordo

sull'invio di personale medico e psicologico all'interno del carcere per

avviare le terapie alle persone tossicodipendenti;

- una interpellanza in Regione per chiedere un intervento urgente su tutte

le questioni esposte.

Torino, 4 ottobre 1991

 
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