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DELIBERA CITTA' DI TORINO 1989
CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: COORDINAMENTO SETTORI TOSSICODIPENDENZE DELLE 10 UU.SS.LL. SUB-COMUNALI. STRUTTURA E OBIETTIVI.

Il Sindaco Maria Magnani Noya, anche a nome dell'Assessore Bracco riferisce:

Il decentramento della struttura sanitaria torinese in 10 UU.SS.LL. sub-comunali, almeno per quanto si riferisce al settore di intervento in campo di tossicodipendenze, ha aperto nuove potenzialità nella maggiore vicinanza e quindi maggiore agilità nella gestione dei problemi operativi, nella più precisa attenzione ai problemi locali e nella capacità di coordinare interventi integrati con i diversi servizi zonali.

Le tematiche relative alle tossicodipendenze hanno, d'altronde, da sempre suscitato non solo notevole allarme in tutte le istanze attente ai problemi sociali, ma anche delicati problemi programmatori: questi derivano da un lato, dalla estrema complessità e variabilità del fenomeno e quindi dalla necessità di adeguare contestualmente strumenti e metodi di intervento, dall'altro dalla esigenza di individuare e perseguire strategie sinergiche ed integrate a livello cittadino. All'interno di questo quadro, notevole impegno deve essere devoluto nel mantenere un approccio il più possibile unitario a livello cittadino, sia nelle metodologie di cura, in particolare per l'utilizzo dei farmaci sostitutivi, ad evitare travasi di utenza da una U.S.L. ad un'altra e duplicazioni di intervento sui singoli (cfr. D.M. 10/10/1984), che nei rapporti di tipo convenzionale e non, con Enti ed Istituzioni a carattere sovrazonale. Analoga attenzione va posta più in generale, nell'applicazione delle disposizioni normative nazionali

e regionali, nel garantire una certa continuità storica all'approccio del problema.

A questo proposito la ormai decennale esperienza maturata dai Servizi per la prevenzione, cura e riabilitazione delle tossicodipendenze ed in particolare le modalità operative validate nel corso degli ultimi anni suggeriscono come suddette esigenze critiche, che il decentramento non riesce ad assumere e gestire, non possono diversamente essere garantite dalle singole UU.SS.LL.

Nella direzione di iniziare ad ovviare a tali problemi sono da ricordare la deliberazione del progetto cittadino di formazione del personale (Del. U.S.L. 1-23 n. 2960/00/40/87 del 27/10/87) e la decisione della conferenza dei presidenti delle UU.SS.LL. (seduta del 31/03/88) di attivare un'apposita conferenza dei Capi Servizio dell'Assistenza Sanitaria di Base per le tossicodipendenze con un suo Coordinatore ed uno staff al fine di garantire la continuità dei livelli di intervento del servizio nel settore e l'attivazione dei rapporti convenzionali con le comunità terapeutiche per tutta l'area torinese (Del U.S.L. TO I n. 432/04/88).

I nuovi compiti, infine, assegnati ai servizi per le tossicodipendenze rispetto all'AIDS (Dir. Min. Sanità, piano AIDS, 28/06/88) pongono in forma improcrastinabile il problema di colmare i vuoti esistenti nell'organizzazione del lavoro prima ancora di poter affrontare le nuove incombenze: sedi, organici, numero delle Unità Operative e loro coordinamento interno.

In questo nuovo quadro istituzionale, spetta al Consiglio Comunale, secondo quanto statuito dall'articolo 5 della L.R. 13/08/1986 n.35, individuare i livelli di esecuzione delle attività di natura sovrazonale, nonché individuare opportune forme di raccordo tra le UU.SS.LL. sub-comunali; in altri termini è compito specifico del comune dettare specifiche norme comportamentali comuni alle 10 UU.SS.LL. o definire la struttura di coordinamento del settore, all'interno del Servizio di Assistenza Sanitaria di Base.

Ciò premesso, sentita la Conferenza Permanente dei Presidenti delle UU.SS.LL. sub-comunali che, nella seduta del 15/12/89, ha espresso parere favorevole agli indirizzi e al contenuto del presente provvedimento,

IL CONSIGLIO COMUNALE

con votazione nei modi di legge, all'unanimità

DELIBERA

di approvare:

1. L'individuazione delle seguenti funzioni di coordinamento a livello cittadino:

a) fornire alle UU.SS.LL. cittadine le linee di programmazione e di metodologia dell'intervento sulla base della normativa, direttive nazionali e regionali, delle indicazioni dell'Amministrazione cittadina e delle singole UU.SS.LL., nonché della verifica dei risultati pregressi;

b) curare l'individuazione e la promozione di nuovi servizi pubblici e privati utili ad articolare la risposta nel settore: anche in relazione al problema AIDS emergente nelle tossicodipendenze;

c) curare lo sviluppo delle condizioni organizzative e gestionali coerenti con la realizzazione dei programmi;

d) curare la raccolta, l'elaborazione e la diffusione dei dati e delle informazioni circa l'andamento del fenomeno e l'attività dei servizi, nonché delle problematiche connesse, ed in particolare quella dell'AIDS, ai fini della programmazione e della verifica dei risultati;

e) in collaborazione con le équipes individuare, promuovere, mettere a punto e realizzare con le stesse, programmi di ricerca e sperimentazione operativa sulle aree critiche e problematiche dell'intervento;

f) fornire la consulenza metodologica, giuridica ed amministrativa alle singole UU.SS.LL. ed ai servizi operativi inerente all'erogazione degli interventi;

g) individuare le esigenze di formazione a livello dei Servizi e garantirne i relativi

programmi integrando tale funzione all'interno della linea di programmazione e dei

piani di intervento cittadino.

2. La specificazione delle seguenti attività e compiti nell'ambito delle funzioni di

coordinamento ;

a) redazione dei progetti obiettivi triennali da presentare alla deliberazione dell'Amministrazione comunale; questi dovranno prevedere forme e metodologie di progettazione e di coordinamento delle diverse istanze pubbliche, private e del volontariato nel settore, anche al fine di integrare le attività di queste istanze private in funzione delle crescenti necessità e delle mutevoli esigenze dell'utenza;

b) provvedere all'armonizzazione dei programmi operativi annuali di U.S.L. all'interno dei progetti obbiettivi;

c) individuare, tenere sotto controllo ed adeguare gli standards e gli strumenti operativi omogenei per le diverse unità operative a livello cittadino in considerazione delle manifestazioni del fenomeno e delle esigenze della programmazione;

d) stesura di una relazione annuale sullo stato del fenomeno e degli interventi istituzionali (a partire dalle relazioni di attività delle singole Unità Operative di U.S.L., di diversi settori di lavoro, delle conoscenze qualitative e quantitative presenti nelle diverse istanze istituzionali ed extra);

e) gestire il Sistema Informativo per il settore a livello cittadino per monitorare e sorvegliare il fenomeno (D.M. 10/10/84) sui versanti: entità, caratteristiche, stima dell'utenza potenziale; attività dei servizi e capacità istituzionale di rispondere alle esigenze poste dal suo andamento. Curare lo sviluppo dei Sistemi Informativi a livello di U.S.L. integrati e coordinati con il livello centrale;

f) in collaborazione con le singole U.S.L. ed Unità Operative, attivare adeguati programmi di ricerca operativa e sperimentazione metodologica in grado di contribuire alla verifica dei risultati ed alla programmazione degli interventi;

g) redigere e gestire i programmi di formazione permanente, sviluppo professionale, inserimento, tirocinio ed accompagnamento del personale;

h) formulare un parere rispetto al riconoscimento come enti ausiliari delle comunità presenti nel territorio cittadino e garantire le verifiche annuali per accertare la permanenza dei requisiti; predisporre gli atti per la stipulazione delle convenzioni, a livello cittadino, con le strutture terapeutiche comunitarie; gestire una banca dati cittadina dei posti disponibili e delle richieste inerenti;

i) gestire il servizio di assistenza medica ai tossicodipendenti nelle carceri torinesi (Del. U.S.L. 1-23 n. 3878 del 1/10/86) e definire la nuova strutturazione con la stipula della relativa convenzione con il Ministero di Grazia e Giustizia (L. 685, art. 84);

l) curare i rapporti con la magistratura per la definizione delle procedure e protocolli di rapporto relativi agli obblighi di segnalazione (L.685, art. 96), interventi in difetto di cura volontaria (L. 685, art. 97), interventi del pretore in via ordinaria ed urgente (L. 685, artt. 96/99) ed in particolare relativamente alle disposizioni del tribunale (L. 685, art. 100);

m) integrare i progetti obiettivi nel settore tossicodipendenze con i programmi di prevenzione al disagio giovanile dell'Amministrazione Comunale e gestire conseguenti rapporti istituzionali (Assessorati comunali, Circoscrizioni e Provveditorato agli Studi) ed extra istituzionali (volontariato privato). Organizzare programmi locali, creare momenti di circolazione delle informazioni ed elaborazione nello specifico dell'intervento, nonché gestire centralmente le risorse offerte con i cantieri di lavoro dell'assessorato competente;

n) fornire indicazioni per la programmazione e l'utilizzo delle risorse offerte dal centro diurno semiresidenziale all'interno dei piani di intervento cittadini;

o) organizzare le richieste delle singole UU.SS.LL. dei fondi vincolati per il settore nel quadro della programmazione generale e dei progetti obiettivi.

3. L'individuazione della seguente struttura necessaria per le attività ed i compiti di coordinamento cittadino.

La responsabilità su queste materie è affidata alla conferenza dei capi servizio dell'assistenza

sanitaria di base per le tossicodipendenze, il cui coordinatore è il capo servizio della Medicina

di Base U.S.L. Torino I, il quale ne risponde all'Assessore alla Sanità del comune di

Torino.

La conferenza dei capi servizio per l'espletamento delle sue funzioni ed attività si avvale di un

coordinamento costituito da :

1) Coordinatori delle unità operative di ciascuna U.S.L. al fine di garantire adeguati livelli di informazione a livello cittadino, contribuire alle decisioni operative all'interno della programmazione e ad adeguarne l'operatività delle singole équipes;

2) un ufficio di coordinamento degli interventi per le tossicodipendenze, inserito nella

medicina di base della U.S.L. Torino I, composto da tre operatori a tempo pieno, da un

funzionario dell'Assessorato alla Gioventù distaccato a metà tempo per l'integrazione dei

programmi di prevenzione e da una segreteria composta da tre persone;

3) operatori delle unità operative distaccati a tempo parziale per compiti di staff che

richiedano competenze specifiche.

Per l'espletamento delle attività e compiti sopra descritti saranno imputate alla U.S.L. Torino

I le risorse economiche e di personale necessarie.

N.B. Questa delibera è del 1989.

 
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