beh, non credo tu abbia sbagliato conferenza. Va bene anche questa.La risposta e' comunque molto semplice.
L'obiezione e' un diritto dell'individuo, che deve e puo' compiere atti in armonia con la sua coscienza, senza che nessuno debba giudicare o meno sulla bonta' delle sue motivazioni. Se poi le motivazioni siano quelle che dici te o meno, e', per l'appunto, un fatto che non deve competere la legge, a meno che non si trasformino in atti (non idee) che ledano la liberta' di un altro individuo, non della comunita', perche' la liberta' della comunita' esiste solo se c'e' quella degli individui che la compongono.
Per la violazione di questi principi -che erano parzialmente insiti nel referendum che abbiamo perso il 15 giugno- ancora oggi centinaia di Testimoni di Geova passano la naja in carcere, con un silenzio allucinante che li circonda, anche per loro scelta.
Altra cosa e' l'affermazione. Che e' quanto di interessante oggi noi possiamo proporre, oltre l'obiezione. Invece di andare a prendere il posto di veri e propri lavoratori, o a non far niente in questa o quella struttura comunale ... come fanno gli obiettori in servizio civile, l'affermatore di coscienza chiede che il tempo obbligatorio che deve dedicare allo Stato sia utilizzato per difenderci dal nemico che ci minaccia: l'assenza di liberta' e democrazia in molti Paesi del mondo, e quindi chiede di essere utilizzato di conseguenza, nel rispetto dei suoi principi di nonviolenza. Su come puo' essere utilizzato credo che tu ti possa sbizarrire con la fantasia.
Ma, per me, l'affermazione ha un valore solo se la coscrizione militare continuera' ad essere obbligatoria, decadendo nel momento in cui avremo un esercito esclusivametne professionale.
Cosi'. Molto in sintesi.