La questione e' questa: devo fare il militare. Ritengo che sia mio pieno diritto essere in prima linea in azioni a difesa di qualcuno ; visto che i primi a partire per le missioni per la pace i sono i para' (assieme al battaglione San Marco) credo che sia mio pieno diritto andare in quel corpo ed essere allo stesso tempo nonviolento, gandhiano, radicale.

Tuttavia, diciamo, che lo spirito del corpo dei para' in generale va contro le mie idee.

Ovviamente se mi ordinassero di fare un qualche cosa contro i principi gandhiani, se per esempio mi ordinassero di fare (o vedessi fare) atti di violenza gratuita mi comporterei di conseguenza non obbedendo agli ordini (o denunciando chi ha commesso/ordinato di commettere quegli ordini). Insomma, quello che voglio dire e' che di certo non mi piegherei, non smetterei di essere nonviolento costi quel che costi anche nei piu' piccoli atti. Se del corpo dei para' se ne sono impossessati i fascisti ritengo che sia egulmente mio pieno diritto fare parte di quel corpo da antifascista, comportandomi in base ai miei principi morali. Vi e' qualche cosa di errato in questo ragionamento ?

Un altra decisione che devo prendere e' se fare il milite adesso o aspettare l'anno prossimo (se aspettassi entrerei come sottotenente (dopo 5 mesi di naia)).

Altra decisione, che si lega alla suddetta, e' se fare giuramento. Mi sto orientando sul non farlo. Se pero' non lo facessi, da un lato mi converrebbe aspettare l'anno prossimo (la notizia di un ufficiale che si rifiuta di fare giuramento dovrebbe essere un po' piu' risonante di un analoga ma compiuta da un soldato) ma dall'altro mi converrebbe non aspettare altrimenti la notizia vi sarebbe intorno al febbraio del '99 con Scalfaro con la valigia in mano (spero troppo ?).

Insomma, se qualcuno mi vuole dire la sua rispetto a questi problemi gliene sarei grato.