dal Corriere di Arezzo, mar. 19 agosto 1997"FIRMA PER I REFERENDUM, VINCI 50 MILA LIRE"
occhiello: AL "CONCORSO POSSONO PARTECIPARE I COMUNI CON MENO DI 10 MILA ABITANTI. AI CITTADINI DEL PAESE VINCITORE SARANNO RESTITUITI I CONTRIBUTI CONCESSI DALLO STATO AL MOVIMENTO POLITICO
sottotitolo: NUOVA INIZIATIVA DELLA LISTA PANNELLA PER SOSTENERE LA RACCOLTA DI ADESIONI AI 35 QUESITI REFERENDARI E CONTRO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI
AREZZO - Hanno fatto il giro del mondo le immagini delle lunghe file di romani e turisti in attesa al Campidoglio, a rischio di un colpo di sole, il giorno di Ferragosto: la Lista Pannella rende (a piccole dosi) gli oltre 2 miliardi e settecento milioni ricevuti dallo Stato in virtu' della legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Un "evento" che ha richiamato l'attenzione dei media italiani e di quelli stranieri, dalla Cnn in giu'. Ad ogni elettore di alcune città' scelte "ad hoc" spettano 50 mila lire, visto che sarebbe troppo complicato restituire ad ogni italiano (con diritto di voto) le 200 lire che gli spettano, secondo i calcoli effettuati dalla Lista Pannella. Per ora, la "restituzione" della quota spettante alla Lista Pannella e' toccata a 4708 abitanti di Treviso e a 6368 cittadini romani. Ma le scene viste in Tv il 15 agosto potrebbero ripetersi anche nella nostra provincia, nel mese di settembre in uno dei tanti comuni con meno dio 10mila abitanti.
Per scegliere la prossima "tappa" la Lista Pannella bandisce un vero e proprio concorso, collegato alle 35 richieste di referendum depositate in tutte le segreterie comunali: tra un mese circa, il denaro sara' distribuito nel Comune dove sara' raccolto il maggior numero di firme su tutti i referendum. Ovviamente il numero di firme sara' calcolato in rapporto al numero di elettori e alla popolazione del Comune. Termine ultimo per apporre il proprio nome e cognome sui moduli depositati in tutte le segreterie comunali, dai notai e nelle cancellerie dei tribunali, il 10 settembre prossimo.
I centri piu' piccoli sono quelli che possono puntare a vincere il singolare "concorso" e ad essere tra i prescelti in tutta Italia. E nella nostra provincia, i Comuni con meno di 10mila abitanti non mancano di certo, anzi la lotta tra gli "under 10mila" si prospetta dura. E come in tutti i concorsi che si rispettino, non manca un tocco di suspence, in attesa della proclamazione del vincitore. Piu' o meno alla meta' di settembre, saranno stilate le classifiche per aree geografiche: Nord, Centro, Sud e Isole nonche' per fasce di popolazione. Previsto anche l'eventuale caso di parita' tra piu' comuni: allora sara' il sorteggio a decidere il nome del centro "fortunato". Inoltre, ad insindacabile giudizio della Lista Pannella, si potra' procedere ad un ulteriore sorteggio tra i comuni risultati primi classificati nelle aree geografiche o fasce di popolazione, e scegliere di nuovo la piazza fortunata dove effettuare la distribuzione del danaro. Come partecipare ? Basta inviare i moduli della raccolta firme compil
ati e muniti dei certificati elettorali alla sede dei Comitati promotori dei referendum a Roma.
Con un altro colpo di creativita', Pannella & C spazzano via il vecchio, obsoleto metodo della raccolta firme. Addio "banchetti" per strada, di comizi da un tempo non se ne sente parlare piu', chissa' che le altre forze politiche non scelgano anche loro la strada dei "concorsi" con vincitore finale. I cittadini della provincia sono comunque avvertiti e i centri come Badia Tedalda a Castel San Niccolo', Montemignaio o Marciano della Chiana, tutti rigorosamente "under 10mila" (abitanti) possono ritenersi ufficialmente in gara. Il "premio" finale potrebbe toccare proprio a loro.
A CHI SONO GIA' ANDATI I MILIARDI
La Lista Pannella-Sgarbi ha gia' restituito (nell'ambito delle iniziative contro la legge sul finanziamento pubblico a partiti e movimenti politici) parte dei 2 miliardi 700 milioni e spiccioli ricevuti grazie alla legge 2/'97. Piu' di 235 milioni sono toccati ai trevisani, ai cittadini di Roma sono andati piu' di 318 milioni.
Ma a chi sono andati i finanziamenti previsti dalla legge, e a quanto ammontano in tutto ? Gli elenchi sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, i contributi sono andati a movimenti e partiti che hanno ottenuto almeno un eletto, o anche a movimenti e associazioni nati dopo la legge sul finanziamento pubblico.
Qualche esempio: al Pds sono andati piu' di 31 miliardi, a Forza Italia un miliardo di meno, distanziata An con poco piu' di 23 miliardi.
Piu' di 14 miliardi sono andati alla Lega Nord, 12 a Rifondazione Comunista.
Molto inferiori i contributi spettanti a Partito sardo d'azione, Sudtiroler Volkspartei.
Ai movimenti nati dopo la legge sul finanziamento pubblico, come risulta dai dati diffusi dai Comitati promotori dei referendum, ci sono i 169 milioni per la Destra di popolo, oltre un miliardo per il Movimento per la dignita' del parlamentare e il rispetto della volonta' dell'elettore, oltre 338 milioni all'Associazione Labour.
DALLE DROGHE LEGGERE ALL'ORDINE DEI FARMACISTI
ECCO COSA SI CHIEDE DI ABROGARE
Sono 35 i quesiti referendari per i quali firmare sui moduli depositati in tutte le segreterie comunali, nelle cancellerie dei tribunali e dai notai, entro il 10 settembre. Gli argomenti ? Si va dai referendum contro la partitocrazia (per abolire il finanziamento pubblico ai partiti, ovviamente, e per modificare le leggi elettorali sull'esempio del sistema anglosassone) ad altri sull'accesso alle professioni, con la richiesta di abolizione del consiglio nazionale del notariato e dell'ordine dei farmacisti. Andando ancora a scegliere qua e la' tra gli altri temi, troviamo la proposta di abolizione dell'equo canone, della ritenuta d'acconto e del sostituto d'imposta, della smilitarizzazione della guardia di Finanza, l'abolizione dei permessi sindacali retribuiti, o dei licenziamenti individuali.
Un altro gruppo di referendum riguarda la giustizia, con i quesiti sulla separazione delle carriere, dei termini ordinatori nei processi, sulla responsabilita' civile dei magistrati e sulla carcerazione preventiva, mentre quelli sui diritti civili riguardano la legalizzazione della prostituzione, delle droghe leggere, piu' uno sull'aborto. I cittadini possono scegliere di firmare uno o piu' dei referendum, consultando prima il testo completo dei quesiti.