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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 28 agosto 1997
PENSIONI: LISTA PANNELLA "CHI DI STRALCIO FERISCE, DI RINVIO PERISCE"

Roma, 28 agosto 1997

Dichiarazione di Carmelo Palma, della Lista Pannella:

"Di questo passo, la riforma della previdenza non si farà mai; sarà annunciata e rinviata all'infinito.

Oggi la sinistra al Governo rischia di fare la stessa fine che fece il Governo Berlusconi - e con esso la credibilità del Polo - quando per salvarsi dalla 'protesta popolare' accettò lo stralcio della riforma previdenziale dalla legge finanziaria.

Il Governo dovrebbe guardarsi da queste false prudenze, non esserne tentato. Invece, sono proprio alcuni degli esponenti più autorevoli della maggioranza, come Cesare Salvi, a spingere per rinviare a dopo la legge finanziaria l'esame della riforma previdenziale e per affidarla, interamente, alla 'concertazione' parlamentare e sociale; insomma agli emendamenti di Bertinotti ed ai veti della triplice. Chiedono cioè di imboccare la strada che ha portato al disastro e che, come lo stesso Governo ammette, ha prodotto un 'inciucio previdenziale' (quello di Dini) talmente inadeguato da dovere già essere precipitosamente corretto.

Ancora più inverosimile è la motivazione con la quale i 'pontieri della maggioranza' giustificano questa proposta: la riforma previdenziale non sarebbe necessaria per entrare in Europa. Basterebbe forse una finanziaria un po' 'furba' con qualche una tantum, e qualche anticipo di entrata e posticipo di spesa? Dovrebbe, invece, essere chiaro a tutti che per entrare in Europa, e per restarci, non è sufficiente aggiustare provvisoriamente i conti pubblici, ma è necessario rilanciare il sistemaPaese. Per far questo è perciò urgente porre mano a riforme strutturali della spesa pubblica, senza le quali gli equilibri finanziari dello Stato continueranno a costare troppo cari alla società, e a pregiudicare il rilancio del sistema economico.

Molto meglio a questo punto sarebbe affidare la decisione sulla riforma previdenziale direttamente agli elettori. Lo strumento del referendum per l'abolizione delle pensioni di anzianità è, anche in questi giorni, a disposizione di quanti - riformatori a parole - si guardano bene dall'utilizzarlo; se non altro, consente di verificare quanta distanza separi le loro intenzioni dai loro comportamenti."

 
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