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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 19 settembre 1997
DROGA - CONDANNA PANNELLA: TAMINO, CACCAVALE, PECORARO SCANIO

Roma, 19 settembre 1997

Questa mattina Marco Pannella è stato condannato ad 8 mesi di libertà vigilata e a due milioni di multa per il reato di cessione gratuita di "droghe leggere" commesso a Porta Portese il 27 agosto 1995.

Radio radicale ha raccolto alcuni commenti:

"Questa condanna afferma Gianni Tamino, deputato europeo dei Verdi - mette ancora una volta in evidenza l'assurdità di una legge proibizionista, di norme proibizioniste pur in presenza di "aperture" che nel nostro Paese vi sono. Questo è un contributo di Pannella, per chiarire quale sia la situazione italiana. Costringe anche il Governo a chiarire la propria posizione. Credo che la posizione antiproibizionista che ha dimostrato in vari paesi di essere l'unica credibile dal punto di vista non soltanto di buon senso, di libertà, ma anche della prevenzione - l'esperienza olandese lo dimostra - potrebbe essere il punto di riferimento per arrivare al superamento di norme anacronistiche. Se questo avverrà dovremo ringraziare ancora una volta Marco."

"La condanna di Pannella è - per Ernesto Caccavale, deputato europeo di Forza Italia - l'ennesimo esempio della latitanza della politica, dell'ipocrisia del sistema proibizionista che costringe alle carceri o ai margini della società migliaia di giovani costretti dalla finta repressione alla contiguità con la criminalità. Mi auguro che la vicenda di Pannella spinga il Parlamento ad assumere decisioni verso un radicale cambiamento nell'approccio al problema droga e per aprire un grande dibattito nel paese senza steccati ideologici tra proibizionisti e antiproibizionisti."

Per Alfonso Pecoraro Scanio, deputato dei Verdi, "La condanna è la prova provata che siamo di fronte alla necessità di abrogare una parte di norme antiproibizioniste che hanno un effetto criminogeno regalando soprattutto i giovani all'area dell'illegalità. L'iniziativa di Pannella rappresenta il classico esempio di disobbedienza civile in cui si ricerca la condanna per evidenziare la macroscopica ingiustizia della legislazione vigente. Mentre i responsabili di importanti reati chiedono sempre più amnistie il paradosso vuole che Pannella sia condannato."

 
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