Roma, 21 settembre 1997
Dichiarazione di Rita Bernardini, della Lista Pannella:
"Non le parole e le marce ma i fatti possono consentire di allentare le tensioni al nord (come nel sud). I fatti sono una peculiarità del Governo mentre impegni e promesse non possono essere assunti dal Capo dello Stato a meno di uno sconfinamento rispetto ai suoi doveri come è, del resto, ripetutamente accaduto in questi anni.
Il Presidente della Repubblica non può ovviamente essere limitato nei suoi spostamenti sul territorio nazionale, ma nessuno lo obbliga a somministrare quotidianamente dosi massicce di chiacchiere e di retorica patriottarda che, invece di aiutare il Paese, consolidarne l'unità e indicargli un percorso di riforma e di sviluppo, finiscono per esasperare gli pseudosecessionisti ed infastidire anche coloro che sventolano il tricolore. Altrimenti egli dovrà apprezzare per le prossime visite accanto ai corazzieri uno speciale (e sempre più cospicuo) reparto dell'esercito.
Non vorremmo che i fatti di Verona, con l'uso di reparti antisommossa contro un manipolo di "camicie verdi" fosse solo l'inizio di un nuovo cerimoniale del Quirinale al nord: fischi ed applausi sono ingredienti essenziali di una democrazia. O Scalfaro pretende solo i secondi?"