Scritto il 22-Set-97 da M.Mecacci:
==> Francamente OGGI, dopo gli ultimi 5 anni, non riesco a
==> trovare un solo motivo, una sola ragione, che mi possa
==> far considerare i pidiessini nostri COMPAGNI, anche solo
==> di iniziative e battaglie transnazionali. Non ci sono
==> mai stati, salvo eccezioni.
Sono assolutamente d'accordo. Pannella ha voluto essere, credo, cortese...
Un duro (e dovuto) attacco a Berlusconi ed al Polo, l'appoggio a Rutelli, compagni, ed
il miracolo e' fatto: la platea pidiessina applaude Pannella!!!
Non basta, ovviamente, per farne una platea di "compagni" riformatori...
Il termine non appartiene a nessuno, ovviamente. Molta sinistra, usandolo, lo ha reso sinistro, con quel dividere il mondo fra compagni per bene e non compagni mascalzoni.
I radicali (qualcuno considerandosi magari, guarda un po', di sinistra) lo hanno usato essenzialmente, mi pare, per indicare chi fa un pezzo di strada "con", in Italia o nel mondo.
Ciascuno usa le parole come sa, come puo'.