Conferenza Rivoluzione liberale |
Vernaglione Piero
- 28 settembre 1997
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Dico anch'io la mia sulla ipotesi di presentazione alle "elezioni" padane. Condivido l'impianto generale della posizione politica espressa nel comunicato. E' evidente che ci muoviamo lungo un crinale sottilissimo: con questa iniziativa ribadiamo con la nostra intransigenza liberale la difesa della libertà di riunione e di manifestazione del pensiero, contro la trasformazione in reato di qualsivoglia modalità di tale azione (tranne la violenza diretta); al tempo stesso esprimiamo il nostro disgusto per la retorica conformista di un regime che nasconde dietro il richiamo all'unità tutta la sua cultura da Stato etico e la sua pratica di puro potere. Tuttavia manteniamo le distanze dalla logica di esclusione (e dal linguaggio spesso violento e discriminatorio) che traspare dal progetto leghista. E' facile prevedere che l'argomento, che ci verrà scagliato contro, della legittimazione della secessione, avrà notevole presa. Dato l'ambito in cui ci muoviamo, valorizzerei gli elementi antistatalisti della nostra pre |
senza. La de-mitizzazione dello stato centralistico assume una valenza positiva se la sua disgregazione rappresenta una riduzione della sua presenza, non se rappresenta una moltiplicazione del medesimo apparato su nuove porzioni di territorio, esito prevedibile del progetto della Lega. |
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