Conferenza Rivoluzione liberale |
Vernaglione Piero
- 9 ottobre 1997
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Dunque, è crisi di governo. Voglio prendere spunto da questo avvenimento per ribadire un mio vecchio punto di dissenso rispetto ad un "topos" tradizionale dell'analisi di Pannella, e cioé l'esame della vicenda italiana esclusivamente in termini di "regime". Il corollario di questa analisi, relativamente agli ultimi anni, è stato l'individuazione del blocco Ulivo più Rifondazione come un monolite senza contraddizioni interne, il cui collante era la pura e semplice gestione del potere (blocco che negli ultimi mesi si sarebbe esteso anche al Polo). Un criterio interpretativo così semplicistico, che non coglie le distinzioni, le differenze, gli attriti non appartiene affatto alla tradizione liberale, che respinge le spiegazioni monocausali, tipiche al contrario di una sinistra millenaristica e ideologica. La cultura liberale insegna le distinzioni sottili, il coraggio di assumere i fatti anche quando scardinano la gabbia interpretativa entro cui li vogliamo costringere. Ho sempre detestato la notte hegeliana in |
cui tutte le vacche sono nere. In cui tutti gli altri partiti in fin dei conti sono uguali, e recitano una parte in commedia solo per mascherare la malafede perenne che li muove, malafede da cui solo noi saremmo esenti. Spero che l'episodio di oggi, che ha spiazzato tutti i commentatori e gli addetti ai lavori (compresi noi), ci serva da lezione per il futuro. Se la lettura della realtà è errata, diviene scorretto anche l'intervento su di essa. |
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