Il premio Nobel a Dario Fo
ha indignato anche a me.
E non per un dissenso politico.
Rivendico l'autonomia del giudizio estetico...
Ma le sue commedie sorprendono solo per la beceraggine ideologica,
per la mancanza di qualsiasi problematicità.
Siamo ai limiti del fascismo di sinistra.
Ricordo un giudizio su di lui di Pier Paolo Pasolini:
"Quanto all'ex repubblichino Dario Fo, non si può immaginare niente
di più brutto dei suoi testi scritti. Della sua audiovisività
e dei suoi mille spettatori (sia pure in carne e ossa) non può
evidentemente importarmene nulla".
(Dalla prefazione a "Bestia da stile", Garzanti, 1979, p. 196)
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