non rimango stupito dei clerici che non plaudono alla scelta del Nobel: sono per l'appunto clerici, e di piu' non ci si puo' aspettare.In genere sono persone che non conoscono l'opera teatrale del maestro, o che non hanno mai visto o seguito con attenzione un suo spettacolo. E non me ne frega per quale motivo.
La cosa piu' bella e' come quei quotidiani non italiani che leggo hanno informato sulla vicenda. Impossibile -visti gli avvenimenti odierni- non fare il parallelo con la caduta del Governo Prodi. Due volti dell'Italia: quello di Prodi e quello di Fo. Il primo in genere ripreso nelle aule parlamentari con viso piu' o meno contratto, serio, e comunque disperato; il secondo con i suoi piu' bei sorrisi da giullare, mentre domina tutti i palcoscenici in cui ha marcato la sua presenza.
E poi, leggere i commenti prostrati di Mario Luzi (infame, perche' da candidato sconfitto, avrebbe fatto meglio a non commentare) e Rita Levi Montalcini ....... come un tocco di ginseng nei reni.
E se c'e' qualche furfantello culturale che mette in mezzo la storia della appartenenza di Fo ad uno schieramento, vuol dire che proprio non ha capito alcunche' della vita, e che, inoltre, gli e' sfuggito il commento di Fo all'ammucchiata nazional/popolare contro il Bossi.