da 2 di briscola rimetto in conferenza alcune riflessioni. che avevo scritto qualche giorno fa.
non riesco a capire i dubbi di vincenzo soprattuto vista la sua lunga militanza sulle recenti azioni di pannella. l'unione laica delle forze (molto triste sentir marcare la differenza tra radicali e liberali, ma di questo parleremo piu' in la;) implica unirsi, per pezzi di strada comune, con chi ci sta.
le elezioni padane e rutelli rientrano perfettamente in questa linea politica che preferisce l'obiettivo alla compagnia, una visione per l'appunto non etnica della politica. Gli italiani saranno pronti a capire che la padania e il comune di Roma sono differenti? io credo, e spero di si.
la lega - fatto non marginale il decidere di fare una conferenza stampa con pannella (qualcuno si ricorda di altre cose del genere nel passato recente???) - pur sapendo che pannella ha bacchettato certi aspetti della campagna secessionista leghista riconosce, per vari motivi, nella lista antiproibizionista e referendaria un interlocutore,e un avversario che pero' aderisce alla loro manifestazione politica. e di politica si parlera' e sulla proposta politica ci si confrontera'.
Rutelli accetta l'appoggio alla sua storia politica, e perche' no anche personale, sapendo che pannella al fianco oltre che smuovere quel 2% che fa sempre comodo, e' pure una sentinella di onesta' e coerenza poitica, sa quindi che per tutta la campagna pannella sara' pannella con le disobbedienze civili e con le azioni antipartitocratiche di denuncia dell'indistinzione nel metodo e nel merito dei 40 partiti politici italiani.
troppo poco? troppo confuso? non credo proprio.
la politica radicale, per quanto mi posso ricordare al volo, mi pare che abbia sempre teso a mettere gli individui di fronte alle proprie scelte libere e quindi responsabili (cosa ci sia di meno liberale di questo proprio non saprei...) si trattasse di divorzio, aborto, ambiente, giustizia oppure di fame nel mondo, pena di morte o giustiza anziche' pace, il caravanserraglio che si riusciva e mettere insieme era variegato, ma alla fine l'obiettivo era quello che si voleva ottenere, il possibile contro il probabile e non mi pare di rocordare altre conquiste civili fatte in italia, se non tramite la via referendaria.
oggi la politica italiana e' difficilmente comprensibile perche' tutta uguale - mi spiace ma se qualcuno riesce a trovare delle differenze tra le proposte politiche (ammesso che questi signori le abbiano) e il sostanziamento delle stesse mi metta al corrente che sono curioso - ma per chi pensa e vive politicamente considerando alto e nobile quello che fa, la necessita' di trovare piazze in cui partecipare ed esprimersi e' fondamentalmente necessaria, per aggregare e per finanziare le proprie azioni.
per ora e' tutto in futuro spero di essere piu' interessante.