Con alcuni giorni di ritardo vorrei reagire all'allarme di Antonio a fronte delle lusinghe "trinariciute" a Pannella da parte di qualche "sinistro".
Antonio mi pare che l'errore che stai facendo sia quello di leggere la politica di Pannella attraverso le reazioni degli esponenti dell'Ulivo. Solo cosi' ti puoi scandalizzare di fronte al tale che parlava di "filo interrotto che si riprende" o amenita' simili.
Rimproverare queste reazioni a Pannella o a te stesso, come mi pare implicitamente tu faccia, significa semplicemente guardare noi stessi attraverso una lettura che non ci appartiene, e diventa quindi inevitabile non riconoscersi. lo stesso succederebbe se dovessimo agire a seconda delle reazioni che suscitiamo a destra (probabilmente siamo "traditori del polo" anche se in pochi hanno la faccia di palta per dirlo).
Che poi si riesca a rendere pubblicamente visibili le nostre ragioni (delle elezioni padane, di Rutelli e di tutto il resto) e a suscitare la reazione di forze economiche e sociali oggi non rappresentate nella politica ufficiale, e' un altro paio di maniche. Questa pero' e' la strada, senza dubbio lunga, sulla quale alcuni di noi cercano di impegnarsi. la questione droga / disobbedienza civile e' un esempio di politica fatta senza bisogno di chiedere il permesso al monopolio unico dei partiti di regime (sempre che si possa ancora dire la parola regime, dopo che l'hanno starnazzata a sproposito Berlusconi e Fini).