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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 20 ottobre 1997
Mucca pazza

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

MORBO DELLA MUCCA PAZZA. DEFERIMENTO DELLA GRAN BRETAGNA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA PER VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI COMUNITARI

LA COMMISSIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO HA GIUDICATO RICEVILE UNA PETIZIONE CHE L'ADUC AVEVA PRESENTATO LO SCORSO FEBBRAIO.

Firenze, 20 Ottobre 1997. "Le questioni in essa sollevate sono state giudicate ricevibili, a norma del Trattato sull'Unione Europea, nel senso che esse rientrano nell'ambito delle attivita' dell'Unione Europea. E' stato ritenuto opportuno che le osservazioni contenute nella petizione siano portate a conoscenza degli organi del Parlamento europeo competenti per il merito, e cioe' la commissione temporanea incaricata di verificare il seguito dato alle raccomandazioni concernenti l'ESB e la commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, alle quali la petizione e' stata trasmessa per informazione."

Cosi' la nota della Commissione per le petizioni di Lussemburgo.

L'Aduc, lo scorso febbraio, aveva inviato una petizione in cui si chiedeva il deferimento della Gran Bretagna alla corte di Giustizia europea per manifesta violazione degli obblighi comunitari, in relazione alla vicenda della "mucca pazza", perche' fossero interrotti i contributi europei (solo nel 1996 sono ammontati a 3200 miliardi), che' fossero quantificati i danni prodotti alla salute umana e all'industria zootecnica europea, addebitandoli alla stessa Gran Bretagna, e perche' fosse isitituita un'Agenzia europea per gli alimenti e i farmaci, con i fondi ottenuti dal Regno Unito, alle dipendenze del Commissario per la politica dei consumatori.

La petizione prese origine dal fatto che la Gran Bretagna non aveva rispettato il divieto di alimentare i ruminanti con farine di carne e ossa, ed aveva esercitato pressioni sulla Commissione d'inchiesta perche' non tenesse conto delle questioni relative all'epidemia dell'encefalopatia spungiforme bovina, bloccando le istituzioni comunitarie per esercitare pressioni sulla Commissione e sul Consiglio per la sospensione dell'embargo alla carne britannica.

L'Aduc, infine, nella petizione chiedeva come mai i danni provocati da una malattia britannica, provocata da mangimi britannici, propagata grazie a interessi britannici e alla cialtroneria delle autorita' di quel Paese, dovesse essere pagata coi i soldi del resto dell'Europa.

"A questo punto -dicono all'Aduc- aspettiamo fiduciosi che la commissione del Parlamento Europeo, oltre a darci ragione nella forma, faccia sua la sostanza e penalizzi la Gran Bretagna per le sue responsabilita' su un pericolo che continua ad essere tale quasi esclusivamente perche' questo Paese antepone i suoi interessi economici a quelli della salute dei consumatori non-britannici."

 
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