Roma, 25 ottobre

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella

Dopo aver incassato la rottamazione e la sua proroga, dopo che i suoi giornali hanno frastornato gli italiani con gli "appelli" affinché la crisi di Governo rientrasse "comunque", in nome dell'Europa, il sen. Agnelli scende oggi in campo per denunciare i diktat filocomunisti del Governo.

Troppo tardi, visto che ormai la maggioranza di Governo si è ricompattata proprio grazie allo "sbrago" statalista e dirigista - pensioni di anzianità, occupazione nel sud, privatizzazioni e 35 ore - ottenuto da Bertinotti. Troppo facile, perché arriva dopo che la Fiat ha incassato la proroga dei provvedimenti sulla rottamazione.

Ancora una volta, quindi, al mondo produttivo delle piccole imprese italiane toccano i danni e le beffe. I danni di un sistema fiscale oppressivo e di un mercato del lavoro che rinuncia a qualsiasi intervento di liberalizzazione; la beffa di vedere il presidente della Fiat che, dopo essere stato la quinta colonna della negazione della riforma liberista in Italia, si ricava buona coscienza a buon mercato con una tardiva ed innocua denuncia della politica economica troppo a sinistra del Governo.