se tu leggessi in modo piu' sereno, ce ne avvantaggeremmo entrambi, ed altri. Io non suggerisco alcun comportamento. Faccio politica come te, con i tuoi metodi e condividendo grosso-modo i tuoi stessi ideali.

Non ho suggerito alcun comportamento, ma ho giudicato e prospettato una strategia, a partire dalla disponibilita' delle persone e, soprattutto, da quello che hanno affermato ovunque ("reitereremo la nostra disobbedienza"), e, se il gioco era in quei termini, avrei messo in gioco anche me nello stesso modo, cercando di portarci altri, e altri ancora.

Se nel corso d'opera chi ne e' coinvolto direttamente, decide di cambiare strategia, ne prendo atto. Ma questo non vuol dire che non dico come sarebbe meglio per me.

E' molto difficile uscire dall'angolino in cui siamo se i principali mattatori hanno un percorso imprevedibile (checche' ne dica il Pannella ...... "avevamo tutto previsto" .....). Non tutti hanno le capacita' di Pannella, come non tutti possono stare esclusivamente a disposizione della sua strategia che si forgia di minuto in minuto, seguendo anche gli umori.

La lotta va incardinata coinvolgendo piu' persone possibile, perche' e' dalla crescita del movimento che dipendera' il raggiungimento dell'obiettivo. E per fare questo occorrono tempi, persone, strutture, intelligenza e disponibilita', non solo intuito.

Siamo comunque fortunati, perche' l'antiproibizionismo -che e' la madre di tutte le battaglie- continua ad essere solo appannaggio del nostro "movimento politico e culturale". E li', a disposizione di chiunque, ma solo persone come noi riescono a scaldare gli animi e provocare qualcosa. Una fortuna che, pur nelle diverse strategie, conviene raccogliere e condurre insieme.

Per parte mia ho gia' espresso negli ultimi due interventi come sto organizzando la lotta. In particolare avevo considerato l'ipotesi "nessuno in carcere", con la variante "Pannella in carcere" che avrebbe accelerato il tutto. Ma la variante oggi non c'e', grazie ad un imprevedibile cambio di strategia.

Ne prendo atto. Credo che la lotta sara' ancora molto piu' lunga, perche' gli spazi di informazione e comunicazione saranno ancora piu' chiusi. Dovremo perfezionare molto di piu' quelli che abbiamo a disposizione, direttamente e indirettamente. E, soprattutto, dovremo crearne diversi e nuovi, piu' scandalosi, ma non provocatori, perche' dobbiamo cercare di parlare con quel 98% di italiani che leggono solo i titolini dei giornali (quando ci sono) su cui, in questi giorni c'era scritto: "Pannella distribuisce droga", e, successivamente, cioe' oggi, "Pannella scarcerato: non lo faccio piu'".

Alle armi, Rita.