Roma, 30 ottobre 1997
In una intervista che appare oggi sul "Giornale" la Commissaria Europea Emma Bonino parla di telecomunicazioni e si dice preoccupata per i ritardi su tariffe di interconnessione, terzo gestore, Dect ("Italia è ora di liberalizzare le Tlc. Tanto impegno a vendere Telecom, poco a favorire la concorrenza"). Su questo Radio Radicale ha raccolto alcuni commenti:
Giuseppe Giulietti, responsabile informazione della Sinistra democratica:
"Non aderisco mai a delle crociate ideologiche per la liberalizzazione perché credo che occorra anche una forte presenza dei servizi pubblici in tutti i settori. Devo dire tuttavia che la preoccupazione di Emma Bonino ha un fondamento. Noi abbiamo approvato una legge, qualche mese fa, la 1021, dicendo che il cuore di questa legge sarebbe stata la nomina della nuova autorità per le telecomunicazioni, passaggio chiave per la liberalizzazione del sistema cui si riferisce giustamente la Bonino. Doveva essere nominato da parte del governo il presidente entro la fine di settembre faccio parte della maggioranza ma non ho timore a dire che c'è un grave ritardo nonostante la crisi di governo. Non nominare il presidente significa perdere tempo, non insediare l'autorità significa perdere mesi anche per quanto riguarda la liberalizzazione. Mi auguro che il governo Prodi, che tanto ha fatto nel dare regole al sistema della Tlc, a questo punto agisca con tempestività altrimenti le preoccupazioni di Emma Bonino potrebber
o diventare una drammatica 'realtà'".
Per Alessandro Rubino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Industria "l'intervista del commissario Bonino è condivisibile in tutti i suoi punti perché richiama l'Italia ad un preciso dovere sulla base di una direttiva comunitaria che impone ai paesi aderenti la liberalizzazione del settore del Tlc. L'Italia è in ritardo, non da segnali di voler perseguire questo obiettivo con serietà. Tutti noi abbiamo l'impressione anche sulla base di fatti oggettivi che il governo abbia preferito valorizzare la Telecom prima della privatizzazione invece di effettuare una liberalizzazione del mercato e mettere la Telecom in competizione".
Eduard Ballaman, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, si "congratula con la Commissaria europea poiché in effetti, nel suo ruolo di difensore dei consumatori non può che confortare la nostra politica contro i monopoli pubblici
(e a volte privati) che a man bassa riescono a dilaniare le ultime spoglie del paese. Non si possono dare i nuovi servizi del dect e dcs 1800 prima di aver affidato la posizione di terzo gestore perché altrimenti l'intero mercato sarebbe in mano a Telecom e Tim con grave danno per i cittadini che non potranno beneficiare di una reale concorrenza. Mi auguro che Ciampi tenga conto delle indicazioni della Bonino altrimenti finirebbe per apparire come difensore dei monopolisti".