Roma, 2 novembre 1997
La 'Lista Pannella' ha oggi adottato la seguente 'dichiarazione solenne':
Alle due conferenze-stampa tenute da Emma Bonino sulla politica italiana, sul suo sistema informativo antidemocratico e anticostituzionale, sulle ragioni e gli obiettivi antiproibizionisti, sul suo pressante appello al voto per la Lista Pannella alle elezioni amministrative romane del 16 novembre, i telegiornali della Rai-Tv, di Mediaset, di Tmc hanno fatto calare il silenzio totale.
Sulla prima di queste conferenze-stampa analogo comportamento (tranne invisibili eccezioni) è stato tenuto da tutto il giornalismo italiano.
La regola è quindi confermata: in Italia è vietata ogni attività politica, se non clandestina, tuttora, come da vent'anni, a tutti i 'radicali', a tutti i riformatori della Lista Pannella, a cominciare da Emma Bonino. Questa regola era stata confermata e denunciata proprio ieri, e proprio dalla Bonino con la presentazione di uno studio e di una documentazione in proposito.
Oggi Emma Bonino ha fatto in conferenza-stampa un appello politico-elettorale di meno di trenta secondi.
Essendo i telegiornali della domenica (dalle 13,00 alle 14,30) i più ascoltati, l'ostracismo, la censura, sono stati per ora totali. Zero assoluto, come ieri.
Quando, stasera o stanotte, si passerà ad altre fasce d'ascolto, e si darà qualche attimo agli interventi di Emma Bonino, probabilmente si passerà dallo zero quantitativo a quello qualitativo.
Per la seconda volta in questo secolo, dall'Italia s'afferma una nuova pestilenza contro i diritti umani, politici, civili; contro la civiltà giuridica e liberale. La partitocrazia italiana è ormai un perfetto sistema e regime in via di esportazione come il fascismo.
Come nel 1935 ancora Churchill, Daladier e altri leader occidentali dichiaravano che -se italiani, sarebbero stati fascisti- così, oggi, il nuovo fascio di potere italiano vede stringersi insieme - come allora - liberali e comunisti, padroni e sottoproletari, clericali e atei, burocrati di ogni stampo e ceto, giudici e criminali comuni sia italiani che stranieri. E - diversamente da allora quando il regime monarchico rispettava almeno la sua propria legalità - oggi le istituzioni operano da fuori-legge, non solamente contro la libertà, ma anche contro il diritto.
La 'Lista Pannella' lotta e deve lottare - quindi - per una soluzione rivoluzionaria e liberale della crisi italiana, deve cercare di ammonire non solamente gli italiani, ma i democratici europei e del mondo intero, prima che la peste dilaghi di nuovo dalla penisola ad ovunque. A questo fine rivolge un appello a tutti i cittadini perché s'uniscano nella lotta senza quartiere dei nuovi e antichi partigiani di giustizia e libertà contro il sistema e regime imperanti in Italia.