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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 2 novembre 1997
PANNELLA: ARRIGO LEVI, STORICO E KILLER, DEL REGIME.

Roma, 2 novembre 1997

Dichiarazione di Marco Pannella:

"Le dichiarazioni di Arrigo Levi a 'Repubblica' nell'anniversario dell'assassinio di Carlo Casalegno costituiscono una ignobile aggressione contro la verità e contro chi anche allora tentò di innalzare la bandiera del diritto e della libertà contro il terrorismo e contro le Br ma anche contro uno 'Stato' che le secondò e le protesse per giungere perfino, all'assassinio - premeditato e voluto per settimane - di Aldo Moro, oltre che del diritto, nel nostro Paese.

La aggressione di Levi è ignobile e vigliacca, farisea e proterva. In quegli anni occorsero un magistrato integerrimo e coraggioso come il Presidente Barbaro (accusato poi d'essersi fatto proteggere dalla massoneria anziché dalla Fiat) e Adelaide Aglietta - Segretaria del Partito radicale - perché si potesse celebrare secondo diritto e dignità il primo e definitivo grande processo contro i leader storici delle Br. Processo che la Torino spaventata e imbastardita - anche dalla stampa padronale degli Arrigo Levi, e dalla sua tempra civile e politica - cercò vilmente di evitare, quando decine e decine di giurati rifiutarono di parteciparvi finché Adelaide Aglietta e il Partito radicale della nonviolenza militante della difesa della vita del diritto (e del diritto alla vita) - con il loro esempio - non ne resero possibile la celebrazione. La stessa Torino che vigliaccamente applaudì quasi unanime invece alla persecuzione di Edgardo Sogno e all'imbarbarimento del diritto che esprimeva e preparava; così come ha se

mpre applaudito e applaude a decenni di impunità garantita ai suoi padroni di ieri e di oggi (con qualche eccezione; finché dura!).

Già Leonardo Sciascia e Pasolini dovettero difendersi da un tale killeraggio di sistema e di regime, che usò contro di loro le stesse armi, la stessa viltà che oggi Levi spara contro di noi. Non è certo un caso che il regime usi puntualmente Arrigo Levi per fare la sua propria 'storia' ufficiale alla Rai-Tv, con le funzioni che altrove furono quelle dell'enciclopedia sovietica. Fra Sciascia, Pasolini e Arrigo Levi sempre meno vi son dubbi su chi eleggere a 'cattivi maestri', allora ed ora."

 
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