con simpatica ironia, Marco, non mi fraintendere .... e poi, sei realmente scappato, e non a caso ora stai scoprendo, riscoprendo, toccando con mano (?) problemi come sterminio per fame, demografia e migrazione.Meno male che ci sei: e' proprio il caso di dirlo.
Comunque, ti "richiamo all'ordine" con due dritte.
1 - Non usare la parola liberismo quando parli di politica a questo livello. Non solo non e' giusta, ma corri il pericolo di essere inteso per il perfetto contrario di cio' che dici. E' la politica economica liberista dei potenti del mondo che, fregandosene se il regime di un Paese era pinco o pallo, ha creato e alimentato il permanere di regimi non-democratici: l'importante e' che gli dessero i quattrini che richiedeva. E se tu ti presenti in nome del liberismo, foss'anche la causa piu' giusta di questo mondo, stai tranquillo che l'attenzione del tuo interlocutore rimane sulla parola liberismo e non sul resto delle meraviglie che gli proponi: per questo interlocutore, liberismo ha un significato, il resto deve ancora capirlo e scoprirlo. E' anche -sottolineo anche- una questione di linguaggio. Io userei la parola liberta', con i relativi aggettivi a cui vuoi dare sostanza.
2 - E' lapalissiano che non basta porsi un problema, come fai te (ma sono convinto che nei sei cosciente), ma che occorre dare anche un'indicazione di percorso. E la tua indicazine e' inesistente, come quella del segretario del partito radicale. In genere, in questo ambito, si e' sempre posto il problemino, e poi, se giudicato interessante, irrompeva santo pannella con tutto quello che conosciamo e possiamo immaginare. Ma -anche qui lapalissiano- cosi' oggi non e', anche per volonta' del santo che, essendo uno e non trino, ha in questo momento un'altra priorita', l'antiproibizionismo ..... e non e' robetta da quattro soldi.
Cosi', per incoraggiarti :-)