Caro Antonio,se fossimo antiproibizionisti solo perche' il proibizionismo ha fallito ed e' fallito - tragicamente - in cosa la nostra iniziativa sarebbe diversa da quella - pur nobilissima - della Croce Rossa su di un campo di battaglia? Certo, le motivazioni di partenza del proprio essere per la legalizzazione delle droghe possono essere, e sono, le piu' diverse. E possono essere di ordine economico, umanitario, sociologico, o anche squisitamente egoistiche ("diamogli la droga gratis cosi' ce li togliamo di torno").
Cio' che rende diversa la nostra impostazione, che la rende "radicale", e' l'essere da una parte "politica" nel senso pieno della parola e quindi nel proporre una concreta alternativa per governare il fenomeno droghe; dall'altra l'affermazione del principio della liberta' personale, intesa come piena assunzione delle proprie responsabilita'. Se disgiungiamo queste due motivazioni che senso ha definirci liberali, liberisti e libertari?