Quanto scritto da cappato mi pare che debba/possa costituire un buon punto di inizio di discussione circa il futuro delle azioni transnazionali radicali per le liberta'.
la risposta di vincenzo fa un po' le pulci al testo di marco ma manca anch'essa di cio' che chiede, cioe' di una proposta... vedremo in futuro:)
Si dice che la priorita' pannelliana sia l'antiproibizionismo, sulle droghe occorre specificare, ma se l'antiproibizionismo divenatasse priorita' in senso lato,
credo che gia' si avrebbe una proposta per lo scenario riassunto da cappato. (e' chiaro che tenere presente il quanti siamo e quanto abbiamo e' fondamentale per non essere velleitari)
A dire tutta la verita' mi pare che marco stesso proponesse l'apertura delle barriere e quindi la fine del proibizionismo circa la mobilita' delle persone.
Si tratta di liberismo?
Si tratta di liberta'?
Francamente non lo so, e non credo che sia nemmeno una questione di lana caprina, si tratta sicuramente di una deregolamentazione che comporta una profonda riforma, magari una rivoluzione, nell'organizzazione della presenza ed assistenza dei singoli stati
ai propri cittadini. Tasse e servizi sociali sono quindi strettamente legati tra di loro e dovranno essere sempre piu' connessi con l'organizzazione politico-amministrativa del mondo. E' qui che credo si dovrebbe riprendere il discorso federalista,
europeo e/o oltre. La famosa globalizzazione di cui molto si legge, almeno negli USA, non e' una cosa che si evita o argina, essere preparati puo' sicuramente ridurre molti danni.
--- MMMR v4.70unr