Roma, 7 novembre 1997
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Il governo è responsabile di quanto, tecnicamente, in modo irresponsabile va dicendo in queste ore il Presidente della Repubblica schierandosi a senso unico non in difesa della democrazia nel Libano, ma degli occupanti siriani e di una delle più feroci, durature e pericolose dittature: quella di Hassad.
Che Scalfaro rinneghi ora anche le sue posizioni passate a sostegno della testa di ponte nel mondo democratico nel Medio Oriente, cioè Israele, non è sicuramente sorprendente. Egli ha infatti rinnegato e rinnega ogni giorno le posizioni a favore dello stato di diritto che difese (allora a spese del Presidente Cossiga) e per le quali fu eletto nel 1992. Ma è sorprendente che Governo o opposizioni italiane, il regime in tutte le sue componenti, continuai ad ignorare la tragedia e la minaccia per la pace, la giustizia e la libertà rappresentata dalle dittature nel Medio Oriente. Delle stragi di legalità e di cittadini che vi si compiono. Ma fra chi fa strage di legalità e chi lo fa di persone l'affinità è profonda: sarebbe l'ora di accorgersene e di trarne le opportune conseguenze.
Questo vale anche per quelle correnti sistematicamente collaborazioniste interne al ceto dirigente delle comunità ebraiche italiane che si danno buona coscienza a buon mercato facendo gli schizzinosi dinanzi alle sicure, positive evoluzioni di un Gianfranco Fini e si muoveranno a mezza bocca solo ora - come per il passato - e solamente per non lasciarci soli a denunciare la politica spesso filodittatoriale e tendenzialmente antidemocratica dell'Italia in medio oriente".