Conferenza Rivoluzione liberale |
Vernaglione Piero
- 13 novembre 1997
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Marco in passato ha spesso ripetuto che i nostri atti "nonviolenti", di denuncia e di sensibilizzazione, essendo ispirati alla lezione gandhiana, non avevano niente in comune, culturalmente e metodologicamente, con i gesti estremi dei militanti dell'IRA, che si lasciavano morire di fame in carcere. Che il loro gesto, definitivo e autodistruttivo, non era speranza, era solo morte, senza sbocchi e prospettive. Era annichilimento del corpo e della vita, e, parallelamente, delle possibilità di cambiamento future. Allora? |
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