A Roma e alla lista Pannella e' successo quanto era facile prevedere. Meno male che il Pannella ha intuito cosa sarebbe successo, e prima dei risultati ha rilanciato il tutto in modo extra-parlamentare ed extra-istituzionale: l'unico campo in cui riesce ad ottenere successi, perche' e' l'unico campo in cui e' visibile e chiaro in cio' che dice.
Ragion per cui il dimezzamento della sua lista, passa in secondo piano rispetto all'importanza e alla profondita' dei temi che e' riuscito a portare al centro del dibattito politico.
Questo oggi.
Ma la massimo fra una settimana, sara' tutto diverso. Perche' l'affermazione delle forze di centro-sinistra portera' nuova arroganza (cosi' come sarebbe stato con l'affermazione del centro-destra ... ma questa e' fanta-politica ....), e si sa, l'arroganza e' sorella del potere e del suo esercizio in forma illiberale e a-democratica. Gia' questa sera, il Rutelli in conferenza stampa, invece di porgere, da Sindaco rieletto di tutta la citta', la mano agli sconfitti, li prendeva in giro e plaudeva sornionamente alla sua affermazione e alla cacciata della destra dalla citta': non in modo esplicito, per carita', ma come conseguenza.
Il tutto diverso a cui mi riferisco, e' quello che conosciamo: e' quello per cui i cosiddetti militanti della lista Pannella oggi urlavano davanti a palazzo San Macuto, con la forza del loro 1,6% dopo giorni e giorni di attenzioni dei media ai diversi livelli.
Pannella e' stato bravissimo. Ha spaventato i dittatori e i loro servi al punto giusto, facendo semplicemente cio' che spontaneamente non poteva non fare, e incastonandolo in un momento che a lui e' sembrato propizio per diverse cose .... ma che fra poco meno di una settimana ...
Ora dico una banalita': in democrazia il potere e si misura con il consenso, e in democrazia il potere e' governo della cosa pubblica. E il Pannella ne e' tagliato fuori (per fortuna), non solo, ma corre il rischio di essere assorbito nella macchina trittatutto del regime veltroniano, dove il rosso e' blu e l'azzurro e' nero, mentre si continua a dire che l'azzurro e' azzurro, il rosso e' rosso.
Lo stanno facendo con Salvemini ed Ernesto Rossi. Lo hanno gia' fatto coi fratelli Rosselli. Lo hanno gia' fatto con l'esperienza del settimanale "Il Mondo", come lo hanno fatto con le conquiste civili degli anni 70 e con PierPaolo Pasolini: perche' non dovrebbero farlo anche con Pannella, anche se vivo? Forse il revisionismo storico ha limiti temporali solo verso il passato? No! Ora c'e' anche la formula di revisionismo proiettatto al futuro, sul futuro, anche se il Pannella ci fa due palle cosi' con la storiella che lui e' vecchio e malato.
La proposta di senatore a vita, cioe' a morte, e' perfetta. Cosi' come il coro di tutti che danno ragione al Pannella. Perfettissimo.
Fra una settimana, sara' tutto piu' chiaro. E non ci sara' pannelliano che tenga. L'unico che tiene e' il Pannella: il pannelliano non esiste, non e' un animale politico. Pannella si': e' un vero animale politico ... che stanno cercando di mettere in gabbia virtuale con le sue stesse armi. Lui non si fara' mettere, perche' non e' mica bischero e vetusto. Ma potra' essere solo lui. Punto. Non un movimento o un partito. Lui. Punto.
Il pannellianesimo puo' essere al massimo una forma di analisi e pratica politica, ma muore sul suo 1,6%, e sul poliziotto che fra un po' verra' con noi a distribuire bustine di haschish, con effetti primari e secondari vicini allo zero.
Chi sta parlando, invece, e anche molto forte, e' chi non va piu' a votare, e forse sono molti di coloro che si mettono in coda per "la cinquantamila" o, pur, nella loro esiguita' numerica, coloro che alzano le mani per la bustina sballante.
Pensieri buttati li', questi che scrivo: frutto di confronti con pochi, e intimi compagni, e al sostegno indiretto che ho dato al Pannella attraverso l'informazione e la radio. Ma sicuramente non sono pensieri di rassegnazione, ma di stimolo alla lotta, non all'ossequio o al "political corner" (anche perche', senza democrazia e' difficile parlare di "political corner" ..... che e' invece quello che vogliono dare a Pannella).
Se qualcuno ha voglia, e non sta solo aspettando, si possono fare due chiacchere positive, e organizzare insieme, altrimenti io non ci saro' ad urlare "i radicali son tornati" come ho sentito oggi nellestrade di Roma, anche perche', per quanto mi riguarda, da radicale, come da umano, non mi ero mai assentato, ma proprio mai, anche quando sono stato nel letto di qualcun'altro.