Un momento... in democrazia?
La democrazia e' una cosa giovanissima, acerba, ancora non realizzata, se non in poche regioni del mondo.
Fino alla rivoluzione francese - ed anche dopo, in autorevolissimi ambienti liberali non solo reazionari, beninteso - l'idea che il voto del contadino o del maniscalco potesse valere come quello dell'aristocratico, dell'uomo di lettere, era qualcosa di assolutamente inconcepibile.
Il suffragio universale maschile, introdusse questa dirompente riforma.
Quello che include anche le donne (ma non i cosiddetti minorenni) e' ancora piu' recente.
Il problema della democrazia come consenso, e' qualcosa di molto recente e pone al centro proprio la questione che Pannella ha evidenziato in questi giorni.
Essendo recentissima la democrazia, il problema di una aristocrazia dominante perche' culturalmente omologante e' assolutamente recente. prima di pochi decenni fa, era assolutamente 'naturale' che una elite di casta dirigesse le sorti di intere popolazioni.
Per questo, la questione che abbiamo sollevato nuovamente in questi giorni, non e' affatto qualcosa che dura settimane.
Essa e' il problema del nuovo secolo che apre al terzo millennio:
L'immagine del mondo in base alla quale l'elettore e' chiamato a decidere sulla cosa pubblica ed a concorrere alla formazione della volonta' generale e' giocoforza mediata: se non si garantisce una pluralita' di opzioni culturali, antropologiche, dunque politiche.
L'omologazione trasforma completamente il problema del consenso e lo scollega totalemente dalla democrazia.
Certo, una cultura dominante giocoforza tende ad eliminare le culture alternative, per un fatto, oserei dire 'naturale'.
La battaglia epocale di civilta' e democrazia e' quella di rivendicare il diritto positivo all'esistenza di culture minoritarie contro il diritto naturale alla distruzione di queste ultime da parte delle culture egemoni.
Cosi' come si è passati dal diritto naturale da parte del piu' potente di sopraffare il piu' debole al diritto positivo, alla vita alla esistenza, alla proprieta' ed alla liberta' di ciascun essere umano.
Certo, fra una settimana potra' essere finito tutto. Ma spetta a ciascuno di coloro che posseggono questa strana consapevolezza, questi inspiegabili anticorpi fare tesoro di cio'.