Le teorie ben argomentate ed i riferimenti storici incrociati sono sempre affascinanti.
Ma altrettanto affascinante e' cercare di capire cosa e' possibile e cosa non e' possibile qui, oggi.
Ieri pomeriggio sentivo commenti di ogni tipo. Molto frequente la convinzione (non nuova) che con elettori talmente stupidi e corrotti non ci sia nulla da fare.
Mi diceva un militante: - Non possiamo mica adeguarci a gente cosi'.
Non so se questa sia stata una "bella" campagna elettorale.
Non credo sia stata una "buona" campagna elettorale. Nel senso che si sono, certo, reincardinate importanti battaglie politiche, antiproibizionismo e
finanziamento pubblico; ma con la distribuzione di soldi, con le cessioni di canapa, con gli slogan tipo "con Rutelli contro
il Polulivo" relativo all'appoggio ad un sindaco "etnico" non meno degli altri (appoggio che non
puo' "passare" come equidistante dai poli), NON si
prendono voti alle elezioni, si comunica poco e male, illegalita' informative
a parte.
Lo stupore per l'1,6% mi pare incomprensibile.
Una politica "elettorale" efficace non puo' totalmente prescindere dalle altre forze politiche, da come sono fatte le persone (sono fatte come noi), dalle "abitudini" politiche consolidate, dal qui e dall'oggi.