Roma, 20 novembre
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella
Giuliano Amato si è risvegliato. Dopo anni passati a fare le pulci al capitalismo italiano tirando di fioretto dallo scranno dell'Antitrust sferza la sinistra sulle riforme di mercato e le liberalizzazioni, individuando proprio su questi temi lo spartiacque tra riforme e conservazione.
Amato sa, però, che le riforme non si conquistano con le interviste o le "posizioni", ma con le lotte politiche, legislative e referendarie. Nel 1992 fummo tra i pochi a difendere le scelte riformatrici del suo governo contro l'assalto conservatore della sinistra e del sindacato ("autobullonatevi", fu la risposta di Pannella a D'Antoni e soci). Non abbiamo smesso un secondo di lottare per il mercato e la concorrenza, di ricordare a tutti che la "sinistra" di Salvemini, Rosselli ed Ernesto Rossi era quella delle riforme "liberiste", contro lo strapotere oligarchico dei sindacati e delle (poche) grandi famiglie del capitalismo industriale e finanziario, contro le bardature corporative del giornalismo, della magistratura e di tutti gli ordini professionali.
Perché, allora, siamo stati soli a lottare per i referendum contro l'ordine dei giornalisti, i privilegi corporativi della magistratura, lo scandalo statalista della golden share? Se i referendum che abbiamo vinto avessero, grazie ad Amato e ad altri, superato il quorum, l'Italia non sarebbe già oggi più simile a quella che egli invoca?
Amato ha ragione, comunque: questa "sinistra" e questa "destra" non sanno e non vogliono le riforme di libertà e mercato.
Per questo, dal 5 all'8 dicembre, per iniziativa della Lista Pannella si ritroveranno a Roma, quei cittadini che, di cultura e storia radicale innanzitutto, intendano dar forza al Movimento che sull'economia, il mercato e il fisco persegue da anni obiettivi di vera e propria rivoluzione liberale. Ci attendiamo anche il sostegno di Giuliano Amato.