Roma, 20 novembre 1997
La Squadra Mobile di Roma ha perquisito stamattina alle 8.30 l'abitazione di Mariano Giustino, militante della Lista Pannella, che il 25 Ottobre scorso aveva preso la parola dal palco allestito dalla Lista in Largo Goldoni in occasione di una delle tante manifestazioni di disobbedienza civile. Dal palco, Mariano Giustino aveva espresso le sue convinzioni in merito all'antiproibizionismo sulle droghe, mentre altri militanti in piazza e nelle strade limitrofe si facevano arrestare per cessione gratuita di hashish. A Giustino è stato contestato il "concorso" per i reati di istigazione all'uso di sostanze stupefacenti oltre che di illecita detenzione e cessione delle medesime.
In merito a quanto avvenuto stamane, Rita Bernardini, arrestata quel giorno assieme a Marco Pannella, Pierluigi Camici, Alessandro Caforio, Mauro Zanella, Cristiana Pugliese e Antonio Borrelli, ha dichiarato:
"Siamo arrivati ormai al reato d'opinione: Mariano Giustino, infatti, non ha preso in alcun modo parte all'organizzazione delle azioni di disobbedienza civile di cui sono invece direttamente responsabili - come pubblicamente dichiarato - Pannella, Olivier Dupuis e Bernardini. Giustino ha semplicemente espresso le sue convinzioni sulla necessità di una politica antiproibizionista sulle droghe e non ha esitato a manifestarle anche nella campagna elettorale romana candidandosi nella Lista Pannella Antiproibizionista e Referendaria.
Se questa è la strada intrapresa dalla Procura della Repubblica di Roma, nella persona del Dott. Federico Di Siervo, ci aspettiamo tra breve l'incriminazione di tutti i 400 candidati della Lista Pannella Antiproibizionista e Referendaria e, magari, il sequestro del simbolo che, fra gli elementi grafici, raffigura anche una foglia di marijuana."