Roma, 24 novembre 1997
Dichiarazione di Marco Pannella:
"La reazione della RAI-TV alla delibera della Commissione di Vigilanza è stata immediata, e univoca: si è scatenata una censura totale, perfino nei telegiornali dove è sempre vissuta più o meno mascherata, per non parlare dei contenitori, dei 'grandi dibattiti' ecc
E, a questo proposito, sia ben chiaro che, dopo anni di 'trattamento' e di 'cultura' informativa e di dibattiti, noi non andremo al buio, a far da corte o da animali da cortile, al macello dei 'contenitori' per noi luoghi di sistematica violazione delle leggi, per essere 'oggetto' e non soggetto di dibattito e di informazione. Le delibere, o le ex-delibere, della Commissione di Vigilanza avrebbero comportato, comporterebbero, anche mutamenti formali, semiologici, oltre che di personale. La RAI-TV farebbe progressi immensi se tornasse ad essere quale fu ai tempi di Bernabei, quanto a Tribune e dibattiti (se e quando si facevano).
Intanto, è come per Radio Parlamento. La RAI-TV doveva prepararsi a farla, per ingiunzione pubblica, da almeno dieci anni. Ad oggi, solo tentando con il suo senso d'impunità assoluto di compiere una vergognosa truffa, non può dichiarare che un solo suo funzionario, giornalista, tecnico ha mai avuto formalmente l'incarico preciso di prepararsi a gestirla, o a crearla."