Conferenza Rivoluzione liberale |
Partito Radicale Angiolo
- 26 novembre 1997
|
I libertari di quei paesi conducono battaglie libertarie, perché a) non possono condurle in altri paesi; 2) essendo libertari, non possono non condurle. Vi sono, peraltro, libertari che vengono condotti, altri che vengono ridotti. Altri libertari, con più senno, mandano in quei paesi (essendo libertari, lasciano un po' di scelta, mentre i totalitari mandano sempre e solo a QUEL paese) coloro che non vogliono esserci mandati, altrimenti ci andrebbero, con tutta evidenza, da soli. E, dopo averceli mandati, non ce li trattengono, così quelli (beati loro) se ne vengono. I libertari estremisti si chiamano, propriamente, refrattari. I più liberal/refrattari sono certi mattoni, che resistono a tutto, anche al fuoco. Non, sicuramente, al fuoco sacro di Cicciomessere, quando inneggia alla libertà anche di non portare mutande, di condurre le automobili coi piedi, senza casco, con la mano sinistra, capovolte, a lecca--lecca, insomma come a ciascuno tira. Nel paese ideale dei libertari, per es. i campanelli non suonano |
, ma a volte ululano, altre volte abbaiano, dopo essersi ribellate all'imposizione violenta di dover sempre suonare, tintinnare, fare drin drin drin. Sono campanelli meravigliosi. Alcuni sono addirittura muti, altri -- i più giovani - sono ancora mutanti, Il resto, a richiesta, domani. |
|
|
|