Roma, 26 novembre 1997

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Siamo sconcertati e indignati per l'accordo raggiunto dall'Onu attraverso il suo artefice, il direttore dell'Undcp (United Nations Drug Control Programme) Pino Arlacchi e il regime sanguinario ed oscurantista dei talebani. All'errore doloso di ritenere che con 28 miliardi di lire all'anno si possa stroncare la produzione e il commercio dell'80% dell'eroina attualmente consumata in Europa, si aggiunge l'avallo ed il riconoscimento internazionale di un regime impresentabile come quello degli Studenti coranici di Kabul, che fino ad oggi ha ricevuto il riconoscimento da soli tre paesi, Arabia Saudita, Pakistan ed Emirati Arabi per i meriti conquistati per l'osservanza della sharia e la repressione dei diritti umani e civili, in particolare delle donne.

Se mai qualche campo di oppio verrà davvero convertito a patate, l'unico effetto sarà di spostare le colture su altri terreni marginali e meno produttivi. Gli effetti di questa pessima operazione propagandistica, al più, saranno di provocare nel breve periodo una difficoltà di approvvigionamento sui mercati europei dell'eroina, di cui faranno le spese i consumatori più disperati. Alla lunga, è evidente, il mercato si riequilibrerà e altri fornitori di droga - o gli stessi afghani - penseranno a colmare l'eccesso di domanda sulle piazze del vecchio continente.

Il bilancio finale di questa brillante operazione dell'Onu sarà di aver scambiato la vita ed i diritti umani di milioni di afghani per un pugno di papaveri. Tutto ciò, lo ripetiamo, ci indigna".