==> Dunque il mio dissenso nei confronti degli anarcocapitalisti non nasce da una
==> riserva mentale di segno moderato nei confronti del loro "estremismo", ma da precise motivazioni circa la
==> praticabilita di alcune soluzioni.
Io ho, invece, precise riserve, non so se "di segno moderato", sicuramente
"politiche di base" (per non usare "ideologiche" :-).
Infatti ritengo lo stato di diritto, la democrazia (con rapporto equilibrato
fra rappresentativa e diretta), la legge dello stato, il controllo (in certi ambiti)
dello stato (il tutto NON come in Italia), essenziali alla convivenza civile fra esseri umani.
Che poi lo stato non debba "impicciarsi di cose che non lo riguardano" e
limitarsi a poche (e fondamentali) funzioni e' tutto un altro discorso, si
entra gia' nella contrapposizione interna alle democrazie occidentali fra
opzione "socialdemocratica" ed opzione "liberista" (termini fra virgolette
date le infinite sfumature).
Sulla privatizzazione di tutto il territorio non ho riserve "pratiche", ma di
fondo. Idem sulla privatizzazione della polizia... Ma sono solo esempi.
Il "liberissimo mercato" (in senso lato) fra persone non crea di per se' civilta',
ne', di per se', garantisce diritti ad alcuno. Altra cosa e' la necessita' di
"mercato" in economia...
Ci vuole una "food and drug administration" (o l'equivalente). Ci vogliono parlamento e
magistratura (non come in Italia, pero'!). Altri esempi.
Credo abbia ragione Bandinelli sia sulla Napoli di Lauro sia sui "polpottiani a rovescio" (e' ovvio, nessun riferimento a presenti) quando si vuole
eliminare del tutto lo stato e la legge: pare un'utopia non dissimile da quella "socialista" (nessun riferimento a Valdo Spini :-).