Conferenza Rivoluzione liberale |
Vernaglione Piero
- 27 novembre 1997
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Grippo, hai colto secondo me il punto decisivo per quanto riguarda le insufficienze logiche dell'anarcocapitalismo. Un codice giuridico possiede necessariamente il carattere dell'indivisibilità, perché deve essere applicato in una certa porzione di territorio e nei confronti di più persone. Dunque, deve essere posto sulla base dell'accordo fra una pluralità di individui, che è una forma di decisione collettiva. Cioè, alla domanda "con quali modalità viene stabilito il codice giuridico?", qualsiasi risposta coinvolge una procedura non di mercato (o il meccanismo democratico, o un "contratto originario" ecc.). A questo mi riferivo quando in un precedente intervento rilevavo un limite nella eliminazione delle elezioni. Va detto però che il "libertarianism" più recente (Hoppe, MacKenzie, l'ultimo Rothbard) ha posto l'enfasi sulla formazione di "contesti legali" differenti, comunità volontarie a cui i singoli individui possano aderire liberamente (e infatti hanno simpatizzato con il secessionismo, quale strumento |
per infliggere comunque un colpo agli Stati e alla mitologia che li avvolge). Credo comunque che anche questa seconda versione non risolva il problema posto sopra. |
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