Vorrei partire dalla lettera di Giovanni Negri per arrivare ad esaminare una consetudine nel comportamento dei vertici della Lista Pannella e quindi di Radio Radicale. Mi sembra che quando un' iniziativa, anche se sacrosanta come quella citata, non parte dalle bocche giuste, finisce per essere trattata da noi stessi come il regime tratta le nostre iniziative: vengono censurate o meglio ignorate. E nello specifico, elogiato in pubblico, anche a Radio Radicale, ma oscurato di fatto. Non penso che la commussione di vigilanza debba essere un esempio per chi dovrebbe morire per difendere le idee altrui, anche se contrarie. Sembrerebbe che se contrarie, e quindi tra virgolette brutte, possano essere tranquillamente citate; invece se condivisibili diventano pericolose per il monocentrismo romano e quindi da oscurare.

Per questo tutta la mia solidarieta' a Giovanni Negri e a chi come lui ha subito e subira' la censura di coloro che dovrebbero essere i liberali e libertari per eccellenza.

Per confermare cio' che scrivo non mi stupisce che nessuno, fin ad ora, abbia dato alcuna risposta neppure in questa conferenza.

per promuomere la verita' anche tra i liberali

Luigi Gerovasi