Milano, 29 novembre 1997

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Pannella:

"Lo scorso 15 giugno nove milioni di elettori italiani hanno detto sì al referendum per l'abolizione della Golden Share: solo il meccanismo del 'quorum', sconosciuto negli altri Paesi 'referendari', ha impedito che questa voce di saggezza facesse breccia nella legislazione antimercato italiana.

Come avevamo previsto e denunciato, processi di privatizzazione viziati dalla scelta governativa del nucleo di controllo, dal limite al possesso azionario e da una golden share pesantissima, non liberano le aziende dalla prepotenza statalista e partitocratica. Se si ha fiducia nel mercato, bisogna lasciare che sia il mercato stesso a trovare la più efficiente allocazione della proprietà aziendale, il resto è solo un paravento per operazioni trasformiste.

L'unica morale della vicenda Telecom e delle dimissioni di Rossi è la seguente: la statalizzazione del risparmio privato di un milione e mezzo di ignari cittadini italiani.

Non vorremmo che quello di ieri fosse solo il primo passo di una strategia, quella dell'ex presidente dell'IRI Romano Prodi, volta ad assicurare il controllo delle consorterie partitocratiche su aziende in cui lo Stato, di suo, non rischia più nemmeno una lira. Non vorremmo cioè trovarci a rimpiangere le vecchie partecipazioni statali, nelle quali, quantomeno, il gioco tra proprietà e controllo era tutto alla luce del sole, anche se la luce era quella di Stato."